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Economia

Esportazioni, aumento del 15%: soprattutto prodotti metallici e chimici

Ravenna occupa il 37esimo posto nella graduatoria delle province esportatrici, guadagnando 6 posizioni rispetto alla media del 2016

Nel primo trimestre del 2017 le esportazioni della provincia di Ravenna si attestano a 994,9 milioni di euro con un incremento di 132,3 milioni rispetto allo stesso periodo del 2016, pari al +15,3% in termini relativi. La forte crescita di questi mesi conferma la tendenza espansiva emersa nel terzo e quarto trimestre del 2016, dopo il rallentamento osservato nella prima metà dell’anno. Anche a livello regionale e nazionale il 2017 si è aperto con un incremento delle vendite all’estero dell’8,9% per l’Emilia-Romagna e del 9,9% per Italia. In questi primi tre mesi, con lo 0,91% dell’export nazionale, Ravenna occupa il 37esimo posto nella graduatoria delle province esportatrici, guadagnando 6 posizioni rispetto alla media del 2016.

LE PRINCIPALI DESTINAZIONI - Nel primo trimestre del 2017, crescono le esportazioni provinciali dirette verso l'Unione Europea (+113,2 milioni pari a +19,7%), il Medio Oriente (+19,7 mln, +73,1%), l’Asia orientale (+3,5 mln, +6,3%), l’America settentrionale (+3,4 mln +6,8%), l’Europa non UE (+3,0 mln +4,1%), l’America
centro-meridionale (+2,7 mln, +13,7%), l’Oceania (+1,8 mln, +48,1%) e l'Asia centrale (+0,3 mln,
+2,5%). Al contrario continua la flessione delle esportazioni dirette verso l’Africa settentrionale (-14,3 mln,
-43,6%) e gli altri paesi africani (-0,5 mln, -3,9%). L’Unione Europea rappresenta il principale mercato di riferimento con una quota dell’export provinciale che nel primo trimestre dell’anno ha raggiunto il 69,2%, Seguono a grande distanza l’Europa non UE (7,5%) l’Asia orientale (5,9%) e l’America settentrionale (5,3%). La Germania rimane il paese più importante per le imprese ravennati, assorbendo da solo il 15,2%
delle esportazioni provinciali. Seguono la Francia con il 10,8%, la Spagna (8,2%), la Polonia (5,9%) gli Stati Uniti (4,5%). Tra le prime dieci destinazioni l’incremento più rilevante, in termini assoluti, è stato registrato nell’ordine da Spagna (+35,7 milioni pari a +77,3%), Germania (+28,7 mln, +23,5), Francia (+16,4
mln, +18,1%), Polonia (+15,9 mln, +36,9%) e Romania (11,6 mln, +59,4%). All’opposto il Regno Unito e gli Stati Uniti registrano entrambi una variazione negativa, rispettivamente di 28,3 milioni (pari al -40,0%) e 2,1 milioni (-4,5%).

I PRODOTTI ESPORTATI - A determinare la ripresa dell’export ravennate nel primo trimestre del 2017 rispetto all'anno precedente, hanno contribuito prevalentemente il settore dei prodotti in metallo (+53,5 milioni, pari al +51,8%), quello dei prodotti chimici (+42,8 mln, +22,3%) e delle apparecchiature elettriche
(+23,7 mln, +37,8%). In crescita anche gli scambi di prodotti alimentari e bevande, di prodotti agricoli, di minerali non metalliferi, di articoli in gomma e plastica macchinari e di prodotti in metallo. L’unico settore in calo è quello dei macchinari e delle apparecchiature generiche che registra una flessione di 6,9 milioni pari al -3,7%. Nella classifica dei principali settori di esportazione delle imprese di Ravenna, nel periodo
considerato, i prodotti chimici occupano il primo posto con una quota del 23,5%, seguono i macchinari e le apparecchiature generiche che rappresentano il 18,0% e i prodotti della metallurgia con il 15,8%. Considerando i più importanti mercati di riferimento dei settori di specializzazione, i prodotti chimici sono diretti prevalentemente in Spagna, Germania e Francia; mentre i macchinari sono destinati principalmente al mercato tedesco, americano e francese. Per i prodotti della metallurgia, a Germania e Francia si aggiunge la Polonia.

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