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Ex Vinyls senza materia prima: si rischia la cassa integrazione

Alcune settimane fa la direzione COEM, la precedente Vinyls, ha informato le organizzazioni sindacali delle grosse difficoltà sorte riguardo l'approvvigionamento della materia prima (CVM)

Alcune settimane fa la direzione COEM, la precedente Vinyls, ha informato le organizzazioni sindacali delle grosse difficoltà sorte riguardo l’approvvigionamento della materia prima (CVM). Martedì  l’Azienda COEM ha nuovamente incontrato i sindacati territoriali e la RSU di stabilimento per un aggiornamento della situazione. Purtroppo le grandi difficoltà di fornitura di materia prima continuano a persistere.

Ad oggi è arrivata una sola nave da 2500 tonnellate di CVM, il giorno 26 giugno, delle 7/8 che erano programmate per Ravenna da Arkema/Kem One, per tale motivo si stanno valutando da parte Aziendale varie ipotesi per uscire da questa situazione. Dicono i sindacalisti  M. Marani, S. Perazzini, G. Cacchi: “Roberto Castiglioni, A.D. di COEM SpA, sta cercando alternative industriali che possano garantire la fornitura di materia prima oltre a Arkema/Kem One e in tal senso la proprietà ha previsto un incontro la prossima settimana con i rappresentanti di alcune aziende chimiche orientali. Non esprimiamo al momento giudizi sulle motivazioni per cui Arkema/Kem One non abbia fornito il CVM a Ravenna come programmato negli incontri svolti con COEM nei mesi di giugno e luglio 2012, ma come sindacati ribadiamo che una soluzione industriale credibile e sostenibile sia assolutamente prioritaria e che sia  indispensabile farlo al più presto”.

Infatti, nell’incontro di martedì l’Azienda ha informato le organizzazioni sindacali che qualora tale situazione di stallo dovesse perdurare fino alla fine del mese di settembre, sarebbe inevitabile il ricorso all’apertura di una procedura di Cassa integrazione. “Questo sarebbe assolutamente inaccettabile: non è possibile penalizzare ancora una volta gli stessi lavoratori che hanno vissuto con grande sacrificio la precedente vertenza (Vinyls), inoltre i  54  dipendenti della COEM si sono sacrificati per 10 mesi per rendere l’impianto perfettamente pronto per la produzione di PVC/S e proprio ora che lo scopo è stato raggiunto, con il positivo riavvio della produzione, compromettere la fiducia che questi lavoratori hanno riposto nella società sarebbe paradossale e deleterio”.

La RSU e le organizzazioni territoriali congiuntamente a tutti i lavoratori dello stabilimento COEM SpA di Ravenna ribadiscono l’importanza dell’aspetto produttivo e occupazionale, sottolineando che “quello di Ravenna è l'unico stabilimento rimasto in Italia per la produzione di PVC, in un paese in cui buona parte del tessuto industriale è formato da piccole e medie imprese manifatturiere che utilizzano come materia prima proprio il PVC, realtà della quale anche il nostro territorio costituisce un esempio con aziende di primaria importanza”.

“Le Segreterie Nazionali, informate della situazione, hanno preso contatto con il MiSE che ha convocato un incontro per il 17 settembre nel quale sarà affrontata questa grave situazione. E' stato inoltre riaperto il tavolo permanente con le Istituzioni locali, che buoni risultati aveva dato nel recente passato, per seguire l’evolversi della situazione. Il MiSE oltre ad aver convocato la sopraindicata riunione ha inviato una lettera di richiesta di chiarimenti ad Arkema, pertanto auspichiamo che questo sia un primo passo nella giusta direzione per fare chiarezza, superare le difficoltà oggi esistenti, e dare un futuro industriale credibile e sostenibile allo stabilimento COEM di Ravenna e ai suoi lavoratori.”, concludono FILCTEM CGIL - FEMCA CISL - UILCEM UIL nelle persone dei sindacalisti.

MATTEUCCI - "Il nuovo preoccupante scenario che si e' inaspettatamente spalancato per l'impianto Coem-ex Vinyls desta una fondata preoccupazione - evidenziano il sindaco Fabrizio Matteucci e l'assessore alle attività produttive Massimo Cameliani -. Dalla fine di luglio siamo in contatto con le organizzazioni sindacali. Dalla fine di luglio abbiamo riaperto un canale di contatto con il Ministero del Lavoro e con i Liquidatoi ex-VVinilys".

"Questa situazione inattesa e dai contorni che, per ora a noi non sono del tutto chiari, non si puo' rovesciare sui lavoratori riaprendo un odissea conclusa un anno fa - continuano Matteucci e Cameliani -. Il Comune che si e' adoperato in tutti i modi per risolvere positivamente la crisi ex-Vinyls insieme a Provincia e Regione; e' in moto dalla fine di luglio per richiamare in campo tutti i soggetti istituzionali e privati attori che, prima del fulmine a ciel sereno di fine luglio, avevano determinato una soluzione che sembrava essere positiva".

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