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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cresce l'export provinciale, ma fuori dall'Europa: "Primi dati incoraggianti"

Dalle elaborazioni dell'ente camerale ravennate emerge infatti che, dopo la battuta d’arresto del 2014 (-0,1%), nei primi tre mesi del 2015 le esportazioni provinciali tornano a crescere registrando un +4,4% rispetto al primo trimestre dell’anno passato

“La crisi non è certamente alle spalle, ma qualche dato incoraggiante comincia a far sperare per il prossimo futuro dell'economia provinciale. In questo primo scorcio del 2015, tuttavia, le esportazioni non forniscono un'indicazione forte ed univoca di una ripresa trainata dall'estero, almeno non per quanto riguarda i Paesi che costituiscono i tradizionali mercati di sbocco delle imprese ravennati”. E' quanto afferma Natalino Gigante, presidente della Camera di commercio di Ravenna.

Dalle elaborazioni dell'ente camerale ravennate emerge infatti che, dopo la battuta d’arresto del 2014 (-0,1%), nei primi tre mesi del 2015 le esportazioni provinciali tornano a crescere registrando un +4,4% rispetto al primo trimestre dell’anno passato. "Tuttavia, un contributo determinante a tale risultato viene dall'incremento delle esportazioni dirette verso un unico paese, la Costa d’Avorio, che, per effetto di una importante commessa nel settore off-shore, giunge a rappresentare, nel trimestre, la seconda destinazione per importanza con il 12,1% dell'export provinciale.

L’incremento nel paese africano compensa i dati negativi registrati dalle merci dirette verso i principali partner commerciali di sempre, Germania e Francia, che perdono rispettivamente il 9,4% e il 19,8%. Ancora più pesante, sia in termini assoluti che relativi, la flessione delle esportazioni verso il Regno Unito che diminuiscono del 35,9% (-23 milioni). Di segno positivo, invece, il contributo degli scambi commerciali con la Spagna (+9,2%) e i Paesi Bassi (+6,0%). Nel complesso l’area dell’Unione Europea segnala un calo dell’11,7% che si traduce in una perdita di circa 75 milioni di euro.

Al di fuori dell’Unione, aumentano le vendite nel mercato nord americano (+4,4%), in Medio Oriente (+55,4%) e in Asia centrale (+31,0%). All’opposto diminuiscono i traffici commerciali verso i paesi europei non UE, come pure verso i paesi dell’Asia orientale, Africa settentrionale (-13,4%) e America del Sud (-26,4%). I principali prodotti esportati dalle nostre imprese sono quelli chimici che nella prima parte dell’anno, mostrano una flessione delle vendite all’estero di 8,5 milioni pari al -4,2%. A seguire i macchinari che crescono del 5,1% e i prodotti in metallo +369,7% (+109 milioni, ) questi ultimi interessati dalla commessa di cui si è detto.

Tra i prodotti che segnano la contrazione più marcata troviamo i prodotti della metallurgia (-26,6%), gli alimentari (-1,7%), le apparecchiature elettriche (-3,8%), i prodotti agricoli (-13,9%) e gli articoli in gomma e plastica (-5,2%). Al contrario crescono gli scambi dei prodotti di minerali non metalliferi (+11,8%) e dei prodotti farmaceutici (+31,8%). In regione la crescita dell'export ha interessato tutte le province, con la sola eccezione di Rimini e Piacenza, e si è attestata mediamente sul 3,7%.  In ambito nazionale viene segnalato un incremento simile, +3,2%.

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