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Export, continua la crescita: guidano la classifica i prodotti chimici

La forte crescita di questi mesi conferma la tendenza espansiva emersa a partire dalla metà del 2016

Nei primi nove mesi del 2017 le esportazioni della provincia di Ravenna si attestano a 3.008,8 milioni di euro con un incremento di 337,1 milioni rispetto allo stesso periodo del 2016, pari al +12,6% in termini relativi. E' quanto emerge dalle elaborazioni dell'Ufficio studi della Camera di Commercio di Ravenna su dati Istat. "La forte crescita di questi mesi conferma la tendenza espansiva emersa a partire dalla metà del 2016", viene evidenziato. Anche a livello regionale e nazionale il 2017 vede un incremento delle vendite all’estero, del 5,8% per l’Emilia-Romagna, del 7,3% per l’Italia. Nel periodo considerato, con lo 0,91% dell’export nazionale, Ravenna occupa il 37esimo posto nella graduatoria nazionale delle province esportatrici, guadagnando 6 posizioni rispetto alla media del 2016; il sesto posto nella graduatoria regionale.

Le principali destinazioni

Nel periodo gennaio-settembre 2017, crescono le esportazioni provinciali dirette verso l'Unione Europea (+265,8 milioni pari a +14,8%), il Medio Oriente (+31,6 milioni, +38,4%), l’America settentrionale (+17,6 milioni, +12,4%), l’Europa non dell'Unione (+16,3 milioni, +7,0%), l’Oceania (+4,9 milioni, +24,7%), l’Asia orientale (+3,9 milione, +2,6%), l’America centro meridionale (+1,7 mln, +2,0%) e gli altri paesi africani (+1,0 milioni, +2,4%). Al contrario continua la flessione delle esportazioni dirette verso l’Asia centrale (-4,4 milioni, -10,4%) e l’Africa settentrionale (-1,1 milioni, -1,6%). L’Unione Europea rappresenta il principale mercato di  riferimento con una quota dell’export provinciale che nei primi nove mesi del 2017 ha raggiunto il 68,7%. Seguono a grande distanza l’Europa non dell'Unione (8,3%), l’America settentrionale (5,3%) e l’Asia orientale (5%).

La Germania rimane il paese più importante per le imprese ravennati, assorbendo da solo il 13,9% delle esportazioni provinciali. Seguono la Francia con il 10,4%, la Spagna (7,6%), la Polonia (6,0%) e gli Stati Uniti (4,7%). Tra le prime dieci destinazioni gli incrementi più rilevanti, in termini assoluti, sono stati registrati nell’ordine da Polonia (+46,2 mln, +34,1%), Germania (+45,9 mln, +12,3%), Francia (+44,1 milioni pari a +16,5%) e Spagna (+35,2 mln, +18,2%). All’opposto solo il Regno Unito registra una variazione negativa di 42,9 milioni (pari al -24,6%).

I prodotti esportati

A determinare la ripresa dell’export ravennate nel periodo considerato rispetto all'anno precedente, hanno contribuito prevalentemente il settore dei prodotti in metallo (+118,5 milioni, pari al +29,8%), quello dei prodotti chimici (+83,9 mln, +15,4%) e delle apparecchiature elettriche (+64,1 milioni, +35,5%). In crescita anche gli scambi di prodotti alimentari, di macchinari, di bevande, di articoli in gomma e plastica e di materiali per l’edilizia. Al contrario risultano in flessione le esportazioni di prodotti agricoli (-4,6 mln, pari al -3,6%) e quelle dei prodotti in metallo esclusi i macchinari (-5,7 milioni, -7,6%).

Nella classifica dei principali settori di esportazione delle imprese di Ravenna, nel periodo considerato, i prodotti chimici occupano il primo posto con una quota del 20,9%, seguono i macchinari e le apparecchiature generiche che rappresentano il 18,7% e i prodotti della metallurgia con il 17,2%. Considerando  i più importanti mercati di riferimento dei settori di specializzazione, i prodotti chimici sono diretti prevalentemente in Spagna, Francia e Germania; mentre i macchinari sono destinati principalmente al mercato tedesco, francese e americano. Per i prodotti della metallurgia, a Polonia, Germania e Romania.

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