Nel primo semestre 2011 le imprese dell’area ravennate hanno esportato in Cina un volume d’affari di circa 21milioni  e 485mila euro, segnando un decremento del 25% rispetto al primo semestre 2010. Per quanto riguarda, nello specifico il settore Food&Beverage, a Ravenna l’export verso la Cina è cresciuto nel primo semestre dell’41% (oltre 1 milione e 713mila euro), mentre il Fashion&Luxury è quasi aumentato di sei volte (+485%), con un volume d’affari di oltre 1milione di euro.

 Questa evidenza è emersa con chiarezza nel corso dei lavori della tappa emiliano romagnola di Destinazione Cina, l’iniziativa di UniCredit organizzata per le imprese operanti nei settori del Food&Beverage (alimentari, bevande) e del Fashion&Luxury (abbigliamento e calzature, arredamento, gioielleria). L’incontro si è svolto mercoledì a Palazzo Magnani, sede bolognese di UniCredit, e ha visto partecipare anche una rappresentanza di imprenditori della provincia di Ravenna. Va però rilevato il peso ancora scarso di quanto Ravenna esporta verso la Cina rispetto ai suoi flussi di export totali: 1,2%. Nello specifico, per il settore Food&Beverage, l’export ravennate verso la Cina vale l’1% di quello totale; per il Fashion&Luxury l’1,9%.

“E’ assodato – ha affermato Roberto Nicastro, Direttore Generale di UniCredit, intervenuto alla manifestazione  - che le aziende in grado di reggere meglio alle turbolenze delle economie occidentali saranno quelle in grado di spostare la maggioranza del loro business fuori dai confini nazionali, specie verso i mercati emergenti più appetibili. Tra questi spicca la Cina che si configura come il Paese più attraente e allo stesso tempo il più complesso da «aggredire e conquistare». UniCredit si propone di essere partner delle Pmi italiane che vogliono aprirsi al mercato cinese. Per questo è nato il progetto ‘Destinazione Cina’”.