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Faenza, ultimo giorno in via Ravegnana per il Conad La Filanda

Sabato 20 agosto è l'ultimo giorno nella vecchia sede di via Ravegnana per il Conad La Filanda di Faenza. Giovedì 25 alle 9 del mattino apre lo Shopping Center dell'ex area Neri in cui trova spazio il nuovo Superstore da 2.500 metri quadri

Sabato 20 agosto è l'ultimo giorno nella vecchia sede di via Ravegnana per il Conad La Filanda di Faenza. Giovedì 25 alle 9 del mattino apre lo Shopping Center dell'ex area Neri in cui trova spazio il nuovo Superstore da 2.500 metri quadri. Un'occasione per l'ultima foto di gruppo nella struttura che proprio quest'anno ha compiuto 20 anni, essendo stata inaugurata l'11 aprile del 1991. Il trasferimento delle merci è in corso già da diverse settimane, mentre ora tocca ai freschi e ai deperibili. All'interno del nuovo negozio, grande il doppio rispetto all'attuale, lavoreranno un centinaio di persone, circa il 25% in più. 

 

Titolari sono sempre i faentini Maurizio Pelliconi Giancarlo Conti, entrambi nati nel 1968, e Anna Montanari, classe 1966. Per i primi due si tratta di una tradizione di famiglia: i genitori di Pelliconi (Enio e Lucia) e di Conti (Daniele e Giulia) sono stati infatti storici negozianti Conad della città. Maurizio Pelliconi è anche Vicepresidente di Commercianti Indipendenti Associati, la cooperativa di dettaglianti del sistema nazionale Conad che opera nell'area di Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia e realizza oltre 1 miliardo di euro di vendite.

 

«Ho cominciato a 18 anni come apprendista macellaio e ho fatto tutta la gavetta in negozio», racconta il Vicepresidente di CIA-Conad. Fu Vitaliano Brasini, scomparso amministratore delegato della cooperativa, a chiedermi se avrei voluto impegnarmi in un ruolo di maggiore responsabilità, quando avevo appena 24 anni». Oggi la Filanda cambia sede con all'attivo ben 13 mila scontrini alla settimana, numero che potrebbe raddoppiare nel nuovo Superstore. L'intero Shopping Center, comprensivo di tutti e 30 i negozi, punta ad avere due milioni di presenze all'anno.

 

«La nostra struttura – continua Pelliconi - è cresciuta e si è consolidata negli anni, nonostante una viabilità non ottimale. Abbiamo puntato e punteremo molto sulla professionalità del personale e del servizio. Ora abbiamo la possibilità di ampliare moltissimo l'assortimento e l'offerta commerciale, in particolare sui freschi e nell'alimentare». Gran parte delle specialità gastronomiche del Conad La Filanda, infatti, verranno prodotte direttamente in sede: la cucina occupa 40 metri quadrati e impiega 5 cuochi e un pasticcere.

 

Un'altra novità è la parafarmacia, per la quale sono stati assunti 3 farmacisti e 1 addetto. Offrirà farmaci e prodotti da banco con sconti dal 15 al 40%. «Altri punti di forza – prosegue Pelliconi - sono la velocità della spesa rispetto a strutture di dimensioni superiori e l'ariosità dell'architettura del centro, che speriamo possano soddisfare un consumatore molto attento quale è quello faentino».

 

Maurizio Pelliconi, Anna Montanari e Giancarlo Conti, tra le altre cose, sono stati tra i primi imprenditori del sistema Conad a investire su un distributore a marchio: quello di Faenza è uno dei 12 presenti a livello nazionale nella catena di dettaglianti. I numeri sono eccellenti. Nel 2011 si prevede che la pompa venderà oltre 15 milioni di litri di carburante con uno sconto medio di 10 centesimi rispetto al mercato. I clienti serviti sono circa un migliaio al giorno, mentre il distributore impiega 5 persone. La qualità di benzina e gasolio è garantita dai numerosi controlli sulle vasche di erogazione che vengono compiuti nel corso dell'anno.

 

È stato probabilmente il successo di impianti come quello manfredo a spingere il colosso petrolifero ENI a presentare un ricorso al Capo dello Stato contro l'apertura di una esperienza simile nella vicina città di Cesena. «Cosa rispondiamo a chi ci accusa di praticare prezzi civetta? Semplicemente che non è vero», afferma Pelliconi. «Non abbiamo fatto per scelta sinergie commerciali con la parte alimentare, come sconti incrociati o voucher, ma abbiamo lavorato sui costi e sulla produttività. La realtà è che ogni socio Conad è un imprenditore e quindi non investe se non c'è possibilità di guadagno»

 

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