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Economia Lugo

Finanziamento da 96 milioni per la gestione dell'emergenza Covid a Villa Maria

Le somme a disposizione del gruppo saranno utilizzate quale anticipo per il sostegno finanziario di capitale circolante, costo del lavoro, canoni di locazione e investimenti a carico del Sistema sanitario nazionale

Gruppo Villa Maria Spa, holding di uno dei primari gruppi italiani del settore sanitario, ha beneficiato di un finanziamento di 96,5 milioni di euro concesso da un pool di istituti composto da UniCredit Spa - nel ruolo anche di banca agente, global coordinator e SACE agent -, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Banca Monte dei Paschi di Siena, il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea con Iccrea Banca insieme alla BCC Ravennate Forlivese e Imolese, Emil Banca e BCC di Roma, Cassa Depositi e Prestiti e Crédit Agricole Italia in qualità di Mandate Lead Arranger. Il finanziamento è stato garantito in tempi brevi da SACE tramite Garanzia Italia, strumento del Decreto Liquidità. Le somme a disposizione del gruppo, distribuite su sei beneficiarie controllate da GVM - Maria Cecilia Hospital (RA), Ospedale San Carlo di Nancy (RM), Istituto Clinico Casalpalocco (RM), Kronosan, GVM Servizi, GVM Real Estate -, saranno utilizzate quale anticipo per il sostegno finanziario di capitale circolante, costo del lavoro, canoni di locazione e investimenti a carico del SSN. Serviranno inoltre a supportare GVM nel proprio contributo alla gestione dell’emergenza da Covid-19 e nello sviluppo del proprio piano industriale.

Gruppo Villa Maria Spa, con sede principale a Lugo, è leader nel settore della sanità privata nazionale, con core business negli interventi sanitari di Alta Specialità e Alta Complessità svolti nei propri ospedali che operano prevalentemente in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. Il gruppo è attivo anche nella gestione in concessione di ospedali pubblici, ricerca sanitaria, produzione apparati biomedicali, global service per forniture e servizi sanitari e nel business termale/wellness. È primo player italiano in ambito ciclo cuore e tra gli attori più importanti in Europa. Presente in Italia con 28 ospedali a poliambulatori e 4 RSA, distribuiti in 10 regioni (Emilia Romagna, Puglia, Lazio, Piemonte, Toscana, Campania, Liguria, Sicilia, Lombardia, Veneto), e all’estero con 11 Istituti clinici e ospedali (Francia, Polonia, Albania, ed Ucraina), dispone di circa 3.500 posti letto totali, coinvolgendo nella propria attività oltre 9.000 operatori sanitari. Con l’esplosione della pandemia da Covid-19, GVM ha collaborato col Servizio Sanitario Nazionale mettendo i propri ospedali a disposizione del sistema ospedaliero pubblico, saturato dal rapido aumento dei ricoveri, indirizzando circa 1750 posti letto a pazienti Covid o a pazienti del Servizio Sanitario Nazionale non-Covid, sofferenti per patologie più complesse del ciclo cuore e oncologiche, al fine di ridurre le liste d’attesa e prestare così le cure necessarie entro i tempi previsti dai protocolli clinici per assicurare la continuità di cura, con notevole impegno organizzativo ed economico-finanziario.

"Nel 2020 abbiamo affrontato un’emergenza imprevedibile e complessa che ha segnato sia umanamente che professionalmente tutti noi, in particolare nella fase iniziale di marzo-aprile, ma tutte le Istituzioni, l’imprenditoria, il sistema bancario ed i lavoratori hanno reagito velocemente e razionalmente per affrontare una lunga emergenza - dichiara Ettore Sansavini, Presidente di Gruppo Villa Maria - Anche nel nostro gruppo ci siamo prontamente attivati e riorganizzati per rispondere al nuovo contesto mettendo a disposizione tutte le nostre forze e capacità al servizio della sanità alle persone. Abbiamo avuto un’ottima risposta da tutti i nostri collaboratori ed un attestato di fiducia da parte dell’intero sistema bancario che ci ha indotto a prendere la decisione di procedere, senza posticipazioni, con gli investimenti programmati e di investire nuove risorse per contrastare la pandemia. Questo finanziamento ci permetterà di supportare le nostre attività, in un contesto economico ancora significativamente impattato dal Covid-19 e di incrementare la qualità delle cure fornite ai nostri pazienti, con particolare attenzione a garantire 272 posti letto di terapia intensiva per patologie mediche di Alta Specialità e di Alta Complessità".

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