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Gas, Eni: "A Ravenna enormi possibilità di stoccaggio di anidride carbonica"

"La CCS in Italia ha un'opportunita' unica nell'area di Ravenna, grazie alla combinazione tra giacimenti offshore esauriti con infrastrutture ancora operative, insieme a centrali elettriche sulla terraferma unitamente ad altri impianti industriali nelle vicinanze".

La Carbon capture and storage- CCS, la tecnica di confinare l'anidride carbonica sottoterra, in formazione geologiche adatte, ad esempio giacimenti di gas esauriti, "rendera' i nostri campi di estrazione gas carbon neutral, rinforzando il ruolo del metano come miglior partner delle rinnovabili". Cio' detto, "la CCS in Italia ha un'opportunita' unica nell'area di Ravenna, grazie alla combinazione tra giacimenti offshore esauriti con infrastrutture ancora operative, insieme a centrali elettriche sulla terraferma unitamente ad altri impianti industriali nelle vicinanze".

Opportunita' "unica" perche' "le possibilita' di stoccaggio sono enormi, tra 300 e 500 milioni di tonnellate". Claudio Descalzi, amministratore delegato Eni, lo dice in un video di presentazione del piano strategico di lungo termine al 2050 che punta a una massiccia decarbonizzazione della produzione. Capacita' di stoccaggio dell'anidride carbonica nei giacimenti di metano esauriti al largo di Ravenna "enormi", quindi, e "questo livello- spiega Descalzi- accoppiato al riutilizzo di strutture esistenti e alla vicinanza impianti che emettono, ci permettono mantenere i costi molto competitivi".

Il tutto permetterebbe in teoria di compensare i contraccolpi occupazionali legati alle limitazioni delle estrazioni di gas decise nel nostro Paese, consentendo inoltre il parziale riutilizzo delle tubazioni gia' esistenti. Cio' detto, "contiamo di terminare gli studi tecnici e le necessarie verifiche del quadro regolatorio per il 2025 e poi passare all'esecuzione", precisa l'ad del 'Cane a sei zampe'. Ma il progetto non si ferma a Ravenna. "Sulla base dell'esperienza di questi progetti italiani e di altre iniziative in corso in Ue e Uk- prosegue Descalzi- passeremo a progetti a livello mondiale per puntare alla riduzione del'impronta di carbonio della nostra produzione gas". E "l'obiettivo- conclude l'ad Eni- e' quello di riiniettare dalle ulteriori iniziative internazionali piu' di 5 milioni di tonnellate di CO2 l'anno per una capacita generale da 10 milioni di tonnellate l'anno". (fonte Agenzia Dire)

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