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Economia

A Ravenna la Giornata dell'Economia: "Ripartire dalla cultura d'impresa"

Al termine del convegno, dedicato all'andamento dell'economia ravennate, si sono svolte le consegne degli attestati del Premio Teodorico e Fedeltà al lavoro e progresso economico

La Sala Cavalcoli della Camera di commercio ha ospitato venerdì l’undicesima edizione della Giornata dell’economia. Al termine del convegno, dedicato all’andamento dell’economia ravennate, si sono svolte le consegne degli attestati del Premio Teodorico e Fedeltà al lavoro e progresso economico. "Abbiamo la consapevolezza che si è chiuso un ciclo e dobbiamo avere la capacità di avviarne uno nuovo. La base da cui ripartire è la cultura di impresa", ha affermato il presidente della Camera di commercio, Gianfranco Bessi.

Bessi ha citato come esempio il porto di Ravenna. "Il porto è nato negli anni Cinquanta contro tutto e contro tutti per volontà dell’Eni e del governo nazionale di allora, grazie alla determinazione di un uomo, Luciano Cavalcoli, allora presidente della Camera di Commercio, che abbiamo ricordato in questa sala poche settimane fa - sottolinea il presidente della Camera di Commercio -. L’inventiva e la vitalità degli operatori sono state determinanti nei decenni scorsi per lo sviluppo del porto, ma oggi non sono più sufficienti".

"In generale dobbiamo prendere atto che si vive, si lavora e si studia in modo diverso e se non vogliamo fare solo promesse e nulla di concreto, dobbiamo compiere un reale sforzo di cambiamento -osserva Bessi -. E questo cambiamento è un processo culturale che deve coinvolgere tutta la città. Nella cittadinanza prevale, invece, un senso di distacco, una sorta di opposizione latente a nuovi insediamenti imprenditoriali. Mentre occorre essere consapevoli che, senza impresa manifatturiera, non si creano ricchezza diffusa, benessere, servizi”.
Il sindaco Fabrizio Matteucci ha annunciato per la prossima settimana l'incontro con il tavolo degli imprenditori per avviare il confronto sulla fiscalità locale e per cercare “di ammortizzare gli effetti della Tares. Al paese servono politiche di crescita di rilancio dell'industria a partire da quella chimica”

Il presidente della provincia Claudio Casadio ha sostenuto che “senza una diminuzione della pressione fiscale e una politica di incentivi, la crescita non potrà esserci. A monte, però, c'è un atteggiamento che non accoglie le iniziative imprenditoriali. Prendiamo l'energia: siamo uno dei paesi europei con maggiori riserve di gas e sappiamo quanto pesi il costo dell'energia che acquistiamo all'estero. Eppure facciamo leggi che vietano di utilizzare il gas che abbiamo in Italia”.

Guido Caselli, direttore del Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, ha analizzato la situazione economica ravennate. Per quanto riguarda l’export ha spiegato che “negli ultimi quattro anni le esportazioni di tutti i Paesi del mondo sono aumentate di quasi il 20 per cento, quelle di Ravenna nello stesso periodo sono cresciute del 6 per cento. La perdita di competitività delle merci provinciali non riguarda tutti i mercati e nemmeno tutti i prodotti. Su 171 Paesi verso i quali Ravenna ha esportato nel 2011 in 87 di questi ha guadagnato quote di mercato, cioè ha aumentato le esportazioni più di quanto fatto dal resto del mondo. Se consideriamo i 120 prodotti che compongono l’export provinciale per 36 di questi l’incidenza della nostra provincia è aumentata. E se disaggreghiamo ulteriormente il nostro campo d’osservazione incrociando Paesi e merci emerge che per tutti i prodotti vi sono mercati di destinazione in forte crescita. Questo è il punto fondamentale: la crescita del commercio mondiale offre grandi opportunità per tutte le produzioni locali, nessuna esclusa".

“Portando la nostra analisi al massimo livello di dettaglio possibile – ha aggiunto Caselli -  quello delle singole imprese, ci accorgiamo che fuori dal tunnel vi sono le imprese resilienti, quelle che hanno saputo adattarsi ai cambiamenti investendo innanzitutto sulla propria struttura organizzativa e, in particolare, sulle persone, sia in termini di formazione che di benessere sul posto di lavoro. Hanno una proprietà più giovane, hanno più dipendenti di sesso femminile, hanno più laureati, hanno una visione e si muovono seguendo strategie di medio e lungo periodo. E hanno un forte legame con la comunità di appartenenza. A Ravenna le imprese resilienti sono il 41 per cento delle società di capitale totali”.

Paola Morigi, segretario generale della Camera di commercio, dopo sottolineato il ruolo avuto nello sviluppo economico da alcuni protagonisti dell’imprenditoria ravennate, si è soffermata sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro. “I dati sull’occupazione femminile – ha detto Paola Morigi -  dimostrano che siamo ancora lontani dagli standard europei e di fatto sprechiamo talenti, perché il genere femminile studia e si perfeziona, a scuola e all’università realizza performance migliori rispetto al genere maschile, ma poi non solo è poco rappresentato nei consessi economici e nei consigli di amministrazione, ma non trova lavoro né a Ravenna né in Italia, per cui è costretto a forme di sottoccupazione o ad emigrare in Paesi nei quali è più facile trovare impiego anche per chi è straniero e il merito viene maggiormente valorizzato.  È un problema questo che non riguarda solo il genere femminile ma più in generale i giovani ed anche coloro che non sono nati  in Italia”.

I PREMIATI - Al termine dei lavori della Giornata dell’Economia, è avvenuta la consegna dei riconoscimenti. Il Premio Teodorico è stato assegnato quest’anno ad Arnaldo Benini, Gianfranco Magnani e Roberto Resta. I 57 premi Fedeltà al lavoro e Progresso economico sono stati assegnati a Valeria Giacomoni (Sica Spa), Alberto Amadesi (Amadesi Alberto), Renzo Antonellini (Antonellini Renzo), Renzo Gasperi (Gasperi Renzo), Danilo Martini (Martini Danilo), Walter Nicoletto (Nicoletto Walter), Carlo Gemignani (Profumeria Brunella snc di Bertini Brunella e C), Alessandra Tarroni (Tarroni Alessandra), Barbara Dell’Amore (Deco Industrie), Giordano Graziani (Deco Industrie), Luigi Bezzi (Bezzi Luigi), Antonio Melandri (Melandri Antonio), Pier Giorgio Visani (Visani Pier Giorgio), Giuliana Rivola (Officina Rivola Ernesto e Figli snc), Silvana Quarneti (Quarneti Silvana), Enrico Rotondi (La Sanitaria di Rotondi Enrico), Andrea Gridelli (Italsedie srl), Piero Alvisi (Alvisi Piero), Paola Zavatta (Bagno  Milano snc di Paola Zavatta e C), Cesarino Bertozzi (FBP srl), Valeriano Gentili (Gentili Valeriano), Mario Cattani (C.M. Srl), Valeria Callegari (Coop.va Zero Cento), Carmela Palli (Confezioni Carmel di Palli Carmela), Franco Nostri (Confezioni Eramer srl), Riccardo Cortecchia (Cortecchia Riccardo & C), Roberto Resta (Resta srl),   Eugenio Bernardi (OCM srl), Domenico Mariani (OCM srl), Antonella Babini (C.M. srl), Mario Betti (Bob Car di Betti Mario & C), Bruno Cangini (Agricola San Giorgio spa), Andrea Boni (Camera di commercio), Daniela Cittadini (Camera di commercio), Angela Zattoni (Camera di commercio), Fiorenza Campidelli (Ravenna Farmacie srl), Luciana Lontani (Sapir spa), Gilberto Silvani (Zoli & Zoffoli snc), Oliviero Barattoni (Barattoni Oliviero), Bruna Casadei (Casadei Bruna), Renzo Righini (F.lli Righini srl), Lorenzo Cottignoli (Federazione delle Cooperative Ravenna), Francesco Pontorno (Pontorno Francesco), Marisa Savorelli (Savorelli Marisa), Luisa Maria Mengozzi (Petroli Parenti di Parenti Federico snc), Alessandro Alessandrini (Alessandrini snc), Mario Berlini (Berlini Mario), Terzo Giorgini (Giorgini Terzo), Rosolino Bambini (Bambini srl), Maria Menegatti (Cab Terra), Sauro Ottaviani (SOS di Ottaviani Sauro), Loredana Mordenti (Sapir spa), Lidia Savorelli (API servizi Ravenna srl), Andrea Savoia (Savoia Andrea),  Antonio Frontali (Azienda Agricola Frontali Antonio e Lasi Giovanna), Claudio Conti (Az. Agr. Conti Claudio e Renzo), Baldrati Bonafede (Baldrati Bonafede).  

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