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Economia Lugo

Gli agricoltori si raccontano nell’Agorà della Bassa Romagna in fiera

Obiettivo alimentazione sana: prodotti agricoli di prima qualità, coltivati seguendo le tendenze di mercato e le preferenze del consumatore, con un occhio alla sostenibilità. Così gli agricoltori si raccontano in piazza

Obiettivo alimentazione sana: prodotti agricoli di prima qualità, coltivati seguendo le tendenze di mercato e le preferenze del consumatore, con un occhio alla sostenibilità. Così gli agricoltori si raccontano in piazza, davanti alla comunità, nell’Agorà promossa da Confagricoltura Ravenna a Lugo, domenica 11 settembre alle ore 21, nell’ambito della Bassa Romagna in fiera, dal titolo “Le sfide dell’agricoltura del futuro”; sponsor dell’evento: Syngenta.

"Vogliamo rivolgerci anche al consumatore finale che è sempre più consapevole e desidera conoscere bene l’origine di ciò che acquista, la Bassa Romagna riunisce imprese agricole orgoglio del territorio che nell’Agorà sveleranno il proprio lavoro. Lo scopo - puntualizza il presidente di Confagricoltura Ravenna Andrea Betti - è continuare a garantire in modo costante prodotti di prima qualità".

Ci sarà Gabriele Longanesi, patron di Natura Nuova, realtà di Bagnacavallo che ha saputo valorizzare i frutti del territorio, anche quelli “brutti ma buoni” non apprezzati dal mercato del fresco, dando vita a una vasta gamma di alimenti dall’elevato potere nutrizionale, dai frullati alle polpe agli omogenizzati. Longanesi trasmetterà ai presenti la cultura del prodotto dal campo alla tavola, "a partire dal frutto che deve essere dolce e succoso quindi staccato dalla pianta al momento giusto, a maturazione completa, con i più moderni strumenti di raccolta e poi trasformato grazie a tecnologie di ultima generazione, preservandone tutte le caratteristiche organolettiche". Parlerà del saper fare impresa oggi, esponendo la sua ricetta: "Rafforzare le relazioni con i coltivatori, migliorare il rapporto con il mondo della logistica e distribuzione, ridurre i consumi energetici ma anche investire in formazione e dignità del lavoro".

Parteciperà Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna e dell’omonima Op di Alfonsine, ricordando l’inizio della sua avventura professionale: "Dovevamo incrementare la resa in campo, guardare alla quantità. Ora, invece, bisogna produrre solo frutta di prima categoria e dare continuità alle migliori tecniche di coltivazione – lo dice chiaro senza alcun dubbio – togliendo veramente dal mercato ciò che non è buono. La nostra organizzazione di Produttori si prefigge standard qualitativi sempre più elevati e una migliore valorizzazione del prodotto sul mercato. Inoltre la frutta che mettiamo in commercio proviene da un ciclo di produzione circolare al 95% e concentreremo gli investimenti futuri sul fotovoltaico e l’autoproduzione di energia elettrica".

Con loro nell’Agorà il produttore vitivinicolo Massimo Randi, che tra Fusignano e Alfonsine coltiva dall’inizio del 2000 i classici vitigni autoctoni della Romagna tra cui Famoso, Centesimino, Malbo Gentile e Longanesi. Nella sua idea per il futuro, in un contesto nazionale e internazionale pieno di incognite soprattutto sotto il profilo commerciale, ci sono due aspetti da fissare nella mente: la sfida che attende gli imprenditori del vino, ossia "salvare i propri margini di profitto facendo economia di scala, incrementando le quantità e mantenendo, quanto meno costante, anche la produzione a ettaro, visto i rincari e le difficoltà nel reperire le materie prime indispensabili; il secondo riguarda i mercati esteri, le dinamiche globali e di conseguenza gli eventuali contraccolpi sulle vendite: uno scenario indecifrabile".

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