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Gli albergatori svelano le 'stranezze' dei turisti: "Uno disdisse dicendo che il gatto non voleva andare al mare"

200 albergatori hanno risposto a un sondaggio svelando curiosità e aneddoti: singolare il tentativo di risparmiare di un cliente che voleva "soggiornare in mezza pensione consumando il primo a pranzo e il secondo a cena"

Secondo l’analisi delle mail di richiesta di prenotazione inviate agli hotel attraverso il portale www.info-alberghi.com, quello del Primo maggio sarà un ponte d’oro. Più che raddoppiate le e-mail spedite dagli utenti agli hotel della riviera rispetto allo scorso anno, quando il primo maggio cadeva di lunedì (41.282 del 2018 contro 17.361 del 2017), dato tra l’altro ancora parziale perché molte richieste potrebbero arrivare last minute. L’incremento più importante riguarda le e-mail inviate da mobile, aumentate del 57%. Tra le località della Romagna più gettonate, al quarto posto dietro Rimini, Riccione e Cesenatico e davanti a Bellaria, c'è anche Cervia. Tra i servizi più ricercati, quelli per bambini e i trattamenti all inclusive e pensione completa.

Il sondaggio

Ma se gusti e preferenze dei turisti sono sempre sotto la lente d’ingrandimento, lo stesso non può dirsi degli albergatori, protagonisti dell’accoglienza. Da un sondaggio rivolto da Info Alberghi Srl ai 1200 hotel presenti sul portale alla fine della scorsa stagione, ecco le opinioni di 200 albergatori di tutta la costa. Il sondaggio, intrapreso lo scorso autunno per indagare il grado di soddisfazione degli albergatori rispetto alla stagione 2017 (l’86% si è dichiarato contento), ha fatto luce su aspetti meno conosciuti della vita in hotel: il rapporto di amicizia con i clienti, stranezze e aneddoti con cui i gestori si confrontano quotidianamente, ma anche paure e preoccupazioni comuni. Dal sondaggio emerge che chi viene in vacanza in riviera vuole sentirsi come a casa: i servizi più richiesti in assoluto sono quelli per bambini, insieme alla possibilità di portare con sé i propri animali domestici. Lo stesso clima familiare si rivela importante anche per gli albergatori, la maggior parte dei quali, in effetti, lavora con ospiti fidelizzati con cui instaura legami di amicizia che vanno ben oltre l’estate.

Le richieste più strane dei turisti

Numerosi gli aneddoti che evocano quadri di vita familiare emersi dalle risposte degli albergatori: "Una signora che mi chiede al mattino come deve vestirsi per andare al mare”, “Un signore sui 60 anni con la mamma che la faceva arrabbiare come un adolescente”. “Abbiamo avuto un cliente che è tornato per ben 4 volte nella stessa stagione - racconta un albergatore - molto simpatico, ha dato un senso di appartenenza al personale: è stato un periodo molto bello e soddisfacente". E come in una vera famiglia, non mancano stranezze e richieste assurde: tra le più curiose c’è ad esempio quella di chi chiede di “provare le altre camere durante il soggiorno”, oppure di chi ha telefonato in hotel da Modena “chiedendo cosa prevedeva il meteo il giorno successivo, perché voleva fare una giornata al mare toccata e fuga, senza alloggiare in hotel”. Ma c’è anche chi voleva “cambiare i mobili della camera con quelli del piano superiore (era più bella la tonalità del legno)”, “spostare la piscina più a favore del sole”, “cucinare carne di cavallo per il cane”. E ancora, il cliente che voleva “cozze pelose con provolone” o quello che “voleva portare in hotel un pitone” o “cuocere il cibo nelle padelle portate da casa”. Singolare il tentativo di risparmiare di un cliente che voleva "soggiornare in mezza pensione consumando il primo a pranzo e il secondo a cena", ma c’è anche chi ha chiesto al gestore "se era assicurato per una deiezione di gabbiano sulla camicia".

Le disdette 'fantasiose'

Un altro capitolo importante della vita di un albergatore è la disdetta della prenotazione, spesso accompagnata da motivazioni ritenute dagli imprenditori alquanto improbabili. C’è chi azzarda un “fa troppo caldo” o “mi hanno bruciato il negozio”, “ho lasciato il gas aperto e devo rientrare a Milano”, “il gatto non vuole andare al mare”. Particolarmente creativo un cliente che avrebbe telefonato dicendo “macchina in avaria, uscita dall'autostrada in altra località e siccome la macchina non è riparabile vacanza a Cesenatico.” Poi c’è chi, in preda alla confusione, ammette “abbiamo sbagliato a prenotare, volevamo andare in montagna anziché al mare".

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