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Economia

I balneari della Legacoop: "Lavorare per la sopravvivenza"

È un periodo di lavoro intenso per le imprese balneari, per i sindacati di categoria che le rappresentano, per la Conferenza nazionale degli assessori regionali al Turismo: tutti impegnati affinché venga evitata l’attribuzione del demanio marittimo turistico nella direttiva servizi Bolkestein. Legacoop Ravenna, insieme alle cooperative bagnini di Ravenna e di Cervia, sottolinea il grande impegno e l’importanza del lavoro sin qui svolto da Cna Balneatori, Fiba e Sib e plaude alla posizione unitaria assunta in questi giorni dalla Conferenza nazionale degli assessori regionali al Turismo.

Il direttore di Legacoop Ravenna, Valeriano Solaroli,  afferma: “L’obiettivo di tutti è quello di lavorare per la sopravvivenza delle imprese balneari. La direttiva Bolkestein, così com’è, come abbiamo sempre messo in evidenza, può arrecare danno a tutto il sistema turistico e all’economia in generale, non solo al settore balneare.  Per tali motivi è importante continuare ad agire in maniera condivisa e unita in merito alla questione così com’è stato fatto in tutti questi mesi dal mondo balneare, dai sindacati e dalle cooperative bagnini. Il lavoro determinante condotto sin qui – sottolinea Solaroli – permette alla categoria di presentarsi il 23 febbraio prossimo all’incontro con il Governo con richieste chiare e forti, ancor più incisive in seguito alla linea assunta dagli assessori regionali di far leva sul Governo affinché in sede di Unione Europea assuma iniziative tese ad escludere il settore balneare dalla Bolkestein”.

Fra le richieste che verranno portate all’incontro con i ministri Piero Gnudi (Turismo) ed  Enzo Moavero (Affari europei) si trovano: l’attivazione di una deroga dalla direttiva servizi Bolkestein;
l’esclusione del settore delle imprese turistico-balneari dai provvedimenti legati alle liberalizzazioni; l’apertura di un tavolo di lavoro (Governo, Sindacati, Parlamento, Regioni) per imbastire in tempi brevi una legge quadro a tutela e garanzia delle imprese balneari e in armonia con tutte le direttive europee in materia di concorrenza, tutela dell’ambiente e libertà d’impresa.

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