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"I container affondano nel Porto": traffico merci in calo

L'ufficio studi di Confetra, Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, ha raccolto e pubblicato i dati dei traffici portuali relativi al periodo gennaio-giugno di quest'anno

Cala il traffico merci all'interno del Porto di Ravenna. L'ufficio studi di Confetra, Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, ha raccolto e pubblicato i dati dei traffici portuali relativi al periodo gennaio-giugno di quest'anno. In questo periodo, i principali porti italiani hanno registrato un aumento del traffico container pari al 5,4%. In particolare, l’incremento ha avvantaggiato i porti della Liguria, con un numero di Teu (container da 20 piedi) aumentato del 7,1% a Genova e del 6,4% a La Spezia, ma anche gli altri principali scali del Terreno, quali  Napoli (+5,2%) e Salerno (+10,3%), con la sola eccezione di Livorno (-4,8%). Nell’Adriatico, Trieste ha incassato il record di +22,6% e Venezia è stabile, mentre Ravenna è arretrata di un -2,2%.

"Questo arretramento dovrebbe far riflettere seriamente - commenta il capogruppo in consiglio di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - soprattutto perché, come segnala Confetra, l’aumento del traffico container pressoché ovunque nei mari italiani si deve a generali condizioni di miglioramento: la ripresa in atto dopo la crisi, un’aspettativa dei consumatori e degli uffici acquisti delle imprese più fiduciosa e una saturazione, nel primo semestre dell' anno, dei porti nordeuropei. Il vero valore aggiunto di un porto commerciale, indice del suo stato di salute, è il traffico dei container, che a Ravenna, per quante potenzialità avrebbe, non è mai decollato alla grande. Causa principale è l’isolamento da ogni decente collegamento dei trasporti col resto dell’Italia e dell’Europa, imposto alla nostra città da mezzo secolo di vita dalla Regione Emilia-Romagna. Se nel porto di Ravenna i container sono in stallo da una decina di anni, la concausa sta nei progetti di sviluppo, sempre contestati e combattuti da Lista per Ravenna, che si sono incartati su stessi o che sono affondati impietosamente".

“I traffici sono calati, ma confidiamo che questo dato possa essere invertito nei prossimi mesi - ha dichiarato a luglio Daniele Rossi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale - poiché le cause che hanno determinato il rallentamento dei primi sei mesi sono risolte, ad esempio le limitazioni alla navigazione derivanti dal dosso in avamporto e la congiuntura economica generale dei mercati sembra orientata a una progressiva ripresa. Il Porto di Ravenna sta soffrendo di alcuni limiti di carattere infrastrutturale, sui quali però si sta da tempo lavorando sia per il breve che per il lungo periodo. Tutta la comunità portuale, i terminalisti primi tra tutti, si sta impegnando con determinazione per mantenere l’attuale livello dei traffici e i futuri investimenti programmati da tanti operatori nel nostro scalo, ne testimoniano la vitalità, la forza e le grandi potenzialità. Stiamo lavorando sul Progetto “Hub Portuale di Ravenna 2017” consapevoli che si tratta di una imperdibile occasione per il rilancio e l’affermazione del ruolo, assolutamente primario, che lo scalo di Ravenna può ricoprire nei prossimi anni all’interno della portualità italiana e non solo".

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