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Economia

I ravennati candidati alle europee aderiscono alla petizione 'Stop cibo anonimo' di Coldiretti

L’obiettivo di Coldiretti è, in primis, quello di sensibilizzare i cittadini e la politica sui temi della salute, della prevenzione delle frodi alimentari e della tutela del Made in Italy

Le elezioni europee del 26 maggio saranno fondamentali per il modello agricolo italiano. "In ballo c’è un settore che ha saputo esprimere dinamicità, economia e tutela del territorio. Per questo - spiegano da Coldiretti Ravenna - abbiamo promosso iniziative ad hoc nei principali ‘Mercati Campagna Amica’ della provincia, da quello Coperto in piazza Carabinieri a Ravenna a quello che proprio martedì ha debuttato in piazza del Popolo a Faenza, invitando i candidati ravennati all’Europarlamento a confrontarsi con agricoltori, consumatori e cittadini sui temi chiave dell’agricoltura".

L’obiettivo di Coldiretti è, in primis, quello di sensibilizzare i cittadini e la politica sui temi della salute, della prevenzione delle frodi alimentari e della tutela del Made in Italy. Per questo motivo è stata presentata ai candidati, Eugenio Fusignani (+Europa), Gabriele Padovani (Lega) e Gianfranco Stella (Fratelli d’Italia), la ‘Ice - iniziativa dei cittadini europei’, sostenuta da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, che si sostanzia nella Petizione #Stopciboanonimo “EatOriginal – Unmask your food”, avviata per ottenere dai prossimi Parlamento e Commissione Europei l’etichettatura obbligatoria dell’origine di tutti i prodotti agroalimentari. “Per questa petizione in base ai dettami comunitari dobbiamo, ma sopratutto vogliamo, raggiungere oltre un milione di firme - ha affermato il Presidente Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte presentando l’iniziativa popolare ai candidati - L'etichettatura è il logico prosieguo di una battaglia che in Italia conduciamo da vent’anni con norme nazionali per l’origine di tutti gli alimenti, battendoci contro le contestazioni della burocrazia europea e le regole costruite spesso su misura dalle multinazionali del cibo anonimo”.

Lo scopo della raccolta firme, cui hanno aderito tutti i candidati ravennati e che prosegue nei Mercati di Campagna Amica della provincia, è quello di evitare la contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentari che possono rappresentare un grave rischio per la nostra salute, e tutelare le nostre produzioni di qualità. L’indicazione di origine degli ingredienti sull’etichetta consentirebbe di prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia. Tutti i candidati, inoltre, hanno sottoscritto il documento programmatico che sintetizza la visione europea di Coldiretti "per un’agricoltura moderna e un sistema agroalimentare in grado di vincere le sfide del futuro, attraverso sette punti cardine, a partire proprio dall’obbligo dell’origine in etichetta e proseguire con: la difesa delle risorse per l’agricoltura con la PAC, punto non negoziabile; l’eliminazione del codice doganale per identificare il made in Italy, che definisce come “luogo d’origine” dei prodotti il Paese in cui è avvenuta l’ultima trasformazione o lavorazione; la sostanziale revisione degli accordi di libero scambio con un approccio dell’UE tutelante per cittadini e produttori; l’applicazione di standard produttivi uguali per tutti i prodotti ottenuti o che entrano in Unione Europea; l’utilizzo di tecniche agricole sostenibili e coerenti con il modello agricolo europeo, ribadendo l’assoluta chiusura agli OGM; il lancio di una grande iniziativa europea per combattere la crescente perdita di suolo e di fertilità in atto in tutta Europa, come, purtroppo, nel resto del mondo".

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