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Economia

I sindacati incontrano Marcegaglia: "Impegno dell'azienda a costituire il coordinamento di sito sulla sicurezza"

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di definire impegni precisi e atti concreti per attivare un sistema integrato di prevenzione a tutela della salute e della sicurezza

Nel corso dell’incontro svoltosi mercoledì fra le categorie interessate e la direzione di Marcegaglia, che segue quello riunito d’urgenza il 15 luglio in conseguenza dell’infortunio mortale di Bujar Hysa, le organizzazioni sindacali hanno chiesto di definire impegni precisi e atti concreti per attivare un sistema integrato di prevenzione a tutela della salute e della sicurezza.

In particolare le organizzazioni sindacali hanno chiesto che venga costituito il Coordinamento permanente dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di tutte le aziende che operano negli stabilimenti Marcegaglia di Ravenna e che questo si relazioni in modo costante e cadenzato con il Coordinamento dei Responsabili Aziendali della Sicurezza. Sono inoltre state richieste agibilità e spazi necessari per lo svolgimento di queste funzioni, oltre che la possibilità di convocare assemblee con tutti i lavoratori presenti nel sito, sia dipendenti diretti che lavoratori impegnati in appalti e subappalti, per i quali è stata richiesta la disponibilità al superamento.

A seguito del confronto con la direzione aziendale le parti, condividendo l’obiettivo di strutturare strumenti e percorsi per migliorare la sicurezza di tutte le attività che vengono svolte nel sito, hanno concordato che il 2 agosto si terrà un incontro con la presenza, oltre che delle rappresentanze territoriali dei sindacati e della direzione aziendale, anche degli responsabili aziendali della sicurezza e degli rls di tutte le aziende coinvolte al fine di condividere le modalità di funzionamento degli organismi di coordinamento.

Si tratta di un primo importante impegno, di cui andrà verificata la concreta realizzazione per intervenire in modo integrato a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Cgil, Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie, sono impegnate affinché, con il contributo indispensabile dei rappresentanti dei lavoratori, si adottino misure concrete per evitare che accadimenti come quelli verificatisi nel sito di Marcegaglia possano ripetersi.

Sgb: "La sicurezza alla Marcegaglia riguarda tutta la città e le sue istituzioni"

"Seppure non sia stata accolta la nostra richiesta di istituire un tavolo di confronto con la Marcegaglia per definire un protocollo sulla sicurezza di tutti lavoratori (diretti e in appalto) nello stabilimento di Ravenna, vogliamo anzitutto ringraziare il Prefetto di Ravenna, e Francesca Montesi che lo rappresentava all’incontro, per l’attenzione che ancora una volta ha dimostrato sulle questioni della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro - aggiungono da Sgb - Tutti i sindacati hanno sottolineato come il sistema degli appalti e subappalti, all’interno dello stabilimento Marcegaglia, ma anche in altri contesti, sia un fattore che determina una maggiore esposizione dei lavoratori al pericolo e fonte di gravi incidenti. Non è un caso che gli ultimi infortuni mortali sul nostro territorio abbiamo riguardato proprio i lavoratori in appalto. Come Sgb abbiamo segnalato come il sistema degli appalti all’interno dello stabilimento Marcegaglia sia solo funzionale a massimizzare la produzione e profitti, e come la ricerca di questi obiettivi vada a scapito della sicurezza e della salute dei lavoratori. Nella nostra iniziativa sindacale abbiamo più volte denunciato come la selezione degli appaltatori nello stabilimento avvenga utilizzando l’unico criterio del minore costo, senza riguardo alla norma del Testo Unico della Sicurezza che prevede la verifica dell’idoneità tecnico professionale alla gestione dei lavori. La presenza nello stabilimento di cooperative “spurie”, create dal nulla, solo per ridurre il costo del lavoro, senza alcuna competenza e professionalità nella logistica, ne è un evidente indicatore"

"Dall’altra parte lo spezzettamento dei lavori in più appalti crea le condizione per massimizzare la produzione, con singoli appaltatori attenti solo ai propri bilanci, pronti a rispondere alle esigenza del committente, senza alcuna considerazione delle interferenze e dei rischi per la sicurezza che la loro opera crea su altri operatori. E così abbiamo lavoratori di più appaltatori che, pressati dai loro responsabili e da Marcegaglia, intervengono nello stesso piazzale dove freneticamente scaricano, caricano, imballano bobine di acciaio, muovono giganteschi mezzi portuali, con carroponti che gli passano sopra la testa - proseguono dal sindacato - Al Prefetto, gli altri sindacati hanno riferito di un incontro avuto con Marcegaglia e hanno segnalano la volontà della società di migliorare la sicurezza nello stabilimento. Fra le prime iniziative quella di costituire un coordinamento di sito dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che comprenda anche i lavoratori in appalto. Un’iniziativa necessaria, da tempo rivendicata da Sgb, ma non sufficiente. Noi lo diciamo chiaramente: per garantire la salute e i diritti dei lavoratori si deve abbattere il sistema degli appalti. Un obiettivo non facile da raggiungere nel breve periodo, anche per colpa di una politica piegata agli interessi dell’impresa. Nell’immediato è però per noi necessario richiamare la Marcegaglia alle proprie responsabilità. Più volte i lavoratori hanno segnalano magazzini strapieni, con coil accatastati alla rinfusa, per garantire il massimo della produzione alle linee, in cui è impossibile eseguire le manovre di movimentazione in sicurezza. Più volte abbiamo denunciato che i bassi salari e l’assenza di tutele nei cambi di appalto sono l’elemento di ricatto che permette agli appaltatori di non rispettare le norme sugli orari di lavoro (il limite degli straordinari, le pause di lavoro, i riposi giornalieri), di intimidire i lavoratori che chiedono il rispetto delle procedure di sicurezza. Per questa ragione abbiamo rinnovato al Prefetto la richiesta di convocare un confronto con la Marcegaglia, perché la sicurezza dei lavoratori non riguarda solo chi governa lo stabilimento ma riguarda l’intera città e le sue istituzioni. Per la stessa ragione come Sgb proseguiremo con la nostra iniziativa sindacale e continueremo ad essere davanti ai cancelli dello stabilimento per pretendere il rispetto della sicurezza, della salute e dei diritti dei i lavoratori".

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