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Economia Bagnacavallo / Traversa Nuova

Il portafoglio piange e anche il carrello della spesa: "Qualità del prodotto per superare la crisi"

Donne Impresa si è infatti fatta promotrice dell'incontro pubblico andato in scena all'Osteria di Piazza Nuova, a Bagnacavallo. Ad aprire il convegno la responsabile dell'associazione, Laura Cenni

Nel carrello della spesa, alleggerito dalla crisi e dalla conseguente 'spending review' applicata al bilancio familiare, spuntano sempre più prodotti low cost, ma resistono cibi e alimenti ad origine controllata, a km zero e biologici. Degli effetti più eclatanti dovuti alla riduzione del potere di acquisto dei cittadini si è occupata mercoledì Donne Impresa Coldiretti, l'associazione che raggruppa le imprenditrici agricole 'in rosa' della nostra provincia.

Donne Impresa si è infatti fatta promotrice dell'incontro pubblico “La crisi e il calo dei consumi – Gli stili di vita che cambiano” andato in scena all'Osteria di Piazza Nuova, a Bagnacavallo.  Ad aprire il convegno la responsabile dell'associazione, Laura Cenni, titolare di un allevamento di bovini di razza romagnola sulle colline di Riolo Terme. “La crisi – ha esordito Cenni – ha inevitabilmente inciso e sta incidendo sulle nostre abitudini di consumo provocando cambiamenti che non sono però tutti da bollare come negativi. In quanto produttori di cibo, ad esempio, la nostra attenzione è caduta sulle abitudini di spesa dei ravennati, tra le quali si evidenzia una sostanziale tenuta dei prodotti ad origine certa, controllata e a 'filiera corta'. “Ancora una volta, dunque – ha aggiunto la Cenni – è la qualità la migliore risorsa per reggere e superare la crisi, quella qualità sulla quale continuano a puntare i produttori agricoli ravennati”.

La parola è passata poi al Direttore Confesercenti Roberto Lucchi che ha inquadrato la situazione del commercio al dettaglio nel settore alimentare: “Il taglio nei consumi alimentari è sotto gli occhi di tutti, si evidenza una polarizzazione nei comportamenti del consumatore, quello più attento alla qualità e alla tipicità consolida i propri stili, a volte dando la priorità all’alimentazione piuttosto che ad altro, mentre chi è veramente in difficoltà è spesso costretto a rinunciare ad uno stile di vita più attento”.

Le conclusioni le ha fatte il direttore Antonio Sangiorgi, dicendo che “l'agroalimentare è uno dei motori che il Paese deve saper valorizzare per innescare la ripresa e che le donne sono una risorsa (1/3 delle imprese agricole in Italia sono condotte da donne) e che il futuro ci indica una direzione precisa, ossia che ci sarà bisogno di nuove produzioni, nuovi servizi nell'agroalimentare e tanta attenzione alla modifica degli stili di vita”. 

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