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Imu agricola, l'allarme: "Con la mancata sospensiva le imprese non riusciranno a pagare"

E' quanto afferma un contrariato Massimiliano Pederzoli, presidente Coldiretti Ravenna, secondo il quale "una scadenza in tempi così ravvicinati viola il principio della collaborazione sancito dallo Statuto del Contribuente".

“Le aziende agricole della collina e montagna ravennate non rispetteranno la scadenza della prima rata dell’Imu fissata per il 26 gennaio dopo che la seconda sezione del Tar del Lazio ha deciso di non confermare la sospensiva del decreto che fissa il pagamento dell’Imu per le zone montane entro il prossimo lunedì”. E' quanto afferma un contrariato Massimiliano Pederzoli, presidente Coldiretti Ravenna, secondo il quale "una scadenza in tempi così ravvicinati viola il principio della collaborazione sancito dallo Statuto del Contribuente".

"Inoltre – ribadisce il presidente – far pagare in base al criterio dell’altitudine in cui si trova il palazzo comunale introduce una inspiegabile disparità di trattamento tra campi confinanti appartenenti addirittura allo stesso proprietario”. L’applicazione del sistema altimetrico prevede che a pagare siano le aziende il cui palazzo comunale si trova sotto il 280 metri, anche se i terreni sono ad altezze superiori.

“L’incoerenza del criterio di calcolo – afferma preoccupato Pederzoli – genera tensioni sul territorio e rischia di attenuare l’importanza della positiva scelta di differenziare l’imposta a favore degli agricoltori professionali, coltivatori diretti e imprenditori agricoli iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone montane o di collina sopra i 280 metri, della esenzione Imu".

"È perciò indispensabile – conclude il Presidente – mantenere l’impegno a rivedere anche per il 2014 le evidenti incongruenze nei criteri per la delimitazione dei terreni agricoli in base all’altitudine”. Anche perché si tratta di cifre importanti. Secondo elaborazioni di Coldiretti, infatti, un’azienda di un imprenditore coltivatore diretto con una media di dieci ettari, con colture di seminativi, frutteti, vigneti e bosco, nelle zone collinari e montane dovrà pagare mediamente una Imu di 1.500 euro all’anno".

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