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Imu e Tares, "le imprese non possono sopportare più aumenti"

Con il versamento del saldo (dicembre 2012) dell’Imu, i Comuni hanno oggi l’opportunità di andare a verificare se le previsioni del gettito si sono avverate": così Cna e Confartigianato

“Con il versamento del saldo (dicembre 2012) dell’Imu, i Comuni hanno oggi l’opportunità di andare a verificare se le previsioni del gettito, definite con l’approvazione dei bilanci preventivi, si sono avverate. Questa “certezza” sulla principale entrata tributaria ha fatto registrare nel Comune di Ravenna, maggiori entrate per oltre 4 milioni di euro”. E' quanto affermano in una nota congiunta Cna e Confartigianato.

“Poiché quasi un terzo del gettito dell’IMU proviene dagli immobili utilizzati dalle aziende per svolgere la loro attività imprenditoriale, riteniamo che questo dato di fatto debba impegnare l’Amministrazione Comunale di Ravenna ad avviare un reale e costruttivo confronto con le rappresentanze del mondo dell’impresa affinché le politiche sulla fiscalità locale e più in generale quelle delle tariffe dei servizi locali, siano il principale tema da affrontare nella predisposizione dei prossimi bilanci comunali”, sottolineano le associazioni.

Cna e Confartigianato evidenziano che “questa richiesta assume oggi una maggiore rilevanza in considerazione del fatto che il Comune di Ravenna dovrà determinare le regole e le tariffe per l’applicazione della Tares, la nuova tassa che ricomprenderà, oltre la tariffa rifiuti, i cosiddetti servizi indivisibili (sicurezza, gestione delle strade e illuminazione). Una nuova tassa che ci preoccupa molto per l’eccessivo onere che avrà nei confronti dell’impresa”.

“Da una prima stima, se l’Amministrazione Comunale non apporterà correttivi regolamentari di propria competenza, le imprese del nostro territorio registreranno aumenti medi oltre il 30% - evidenziano Cna e Confartigianato -. In un momento così pesante per l’economia, dove nelle cosiddette fasce deboli sono entrate moltissime imprese e piccoli imprenditori, i poteri decisionali sulle tariffe e sulle imposte in capo agli Enti Locali, devono essere valutati attentamente ricercando sempre di più un’applicazione la più equilibrata ed equa possibile”.

Per questo motivo Confartigianato e Cna ritengono “che sia arrivato il momento che il Comune avvii una “programmazione” pluriennale del prelievo fiscale locale che ricerchi maggiore equilibrio tra i vari tributi (IMU, TARES,Tassa di Soggiorno, Irpef). L’obiettivo comune riteniamo debba essere quello di un reale contenimento della pressione fiscale da realizzare anche andando a rivedere, se necessario, in modo strutturale la spesa corrente”.

Concludono le associazioni: “la pressione fiscale per il sistema dell’impresa ha già superato ogni limite, occorre pertanto individuare soluzioni a questo problema che, unitamente a credito e burocrazia, ha rappresentato una delle cause principali per la chiusura dell’attività di tante imprese”.

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