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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Imu, è l'ora della seconda rata. "La tassa non può essere mantenuta così"

Sta per scoccare l'ora della seconda rata dell'Imu prima casa, per chi ha suddiviso il pagamento in tre momenti. Il presidente provinciale dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari di Ravenna chiede al sindaco di rendere pubblici i dati delle entrate

Sta per scoccare l'ora della seconda rata dell'Imu prima casa, per chi ha suddiviso il pagamento in tre momenti, che sarà il prossimo lunedì 17 settembre. A proposito della tassa sulle abitazioni, il presidente provinciale dell’U.P.P.I. di Ravenna (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) Avv. Tiziano Dozza, ha inviato una lettera al Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci con la quale chiede, tra l’altro, di rendere pubblici i risultati delle entrate IMU, suddivise per categorie.

Nella lettera Dozza chiede anche di confrontare i dati reali con quelli stimati e poter analizzare eventuali proposte, nonchè di conoscere le misure adottate dall’Amministrazione comunale per diminuire la spesa pubblica.

Pubblichiamo di seguito il testo della lettera integrale.

"ll.mo sig. Sindaco, con il pagamento del 50% dell’IMU i proprietari immobiliari hanno risposto con grande senso civico e di responsabilità alla richiesta del Governo e dei Comuni di partecipare al risanamento del bilancio pubblico statale e comunale; in particolare nel Comune di Ravenna dove sono state deliberate aliquote tra le più alte d’Italia, accompagnate da addizionali Irpef altrettanto impegnative.

L’UPPI Unione Piccoli Proprietari Immobiliari ha operato, a tutti i livelli politici, perché fosse recepita la straordinarietà dell’IMU in relazione al particolare momento di crisi economica che sta attraversando la nostra nazione. Mai ha paventato proteste estreme o cavalcato proclami di fazioni politiche, inneggianti la disubbidienza fiscale, ferma nella convinzione che i sacrifici sarebbero stati distribuiti a tutte le categorie e che le amministrazioni pubbliche avrebbero operato misure fuori dall’ordinario al fine di diminuire le spese correnti e straordinarie. In quest’ottica e con spirito altrettanto costruttivo, la nostra associazione chiede che siano resi pubblici i risultati delle entrate IMU, suddivise per categorie per confrontare i dati reali con quelli stimati e poter analizzare eventuali proposte.

Chiede, inoltre, di poter conoscere le misure adottate da codesta spettabile Amministrazione comunale per diminuire la spesa pubblica e, in particolare, quella corrente, e se sono state impartite disposizioni alle Direzioni interne all’Amministrazione Comunale e ai consigli di amministrazione delle società municipalizzate e partecipate, al fine di ottenere risparmi nella gestione degli anni futuri. La diminuzione della spesa corrente ed un’attenta valutazione sulla priorità degli investimenti è la condizione necessaria per diminuire la pressione fiscale. La straordinarietà del livello di tassazione immobiliare non può e non deve essere mantenuto ai livelli attuali perché risulterebbe insopportabile. Riteniamo, quindi, che si debba agire là dove sussistono privilegi e sprechi. In una situazione dove la crisi ha colpito la quasi totalità dei settori produttivi, la soglia di povertà sta diventando un incubo per artigiani, commercianti e liberi professionisti, e la cassa integrazione interessa un numero sempre maggiore di operai (sia per la mancanza di una seria politica industriale, sia, per l’eccessivo peso fiscale sulle busta paga degli stessi operai, che non permette all’industria di essere concorrenziale) mantenere certi livelli di spesa e di retribuzione negli enti pubblici risulta stridente e inopportuno. Nella convinzione che non sia più accettabile continuare a far ricadere sui cittadini quegli sprechi e quei privilegi che purtroppo sono il risultato di politiche poco competenti e molte volte clientelari, l’Uppi ritiene necessario che l’Amministrazione comunale convochi le associazioni di categoria e riferisca in merito alle iniziative, tutte, assunte per la riduzione della spesa pubblica."

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