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Economia

"In difesa del turismo italiano": imprenditori balneari in presidio a Roma

Diversi pullman partiranno anche dalla nostra regione, da Ravenna la partenza è prevista alle ore 7 dal parcheggio del Pala de Andrè.

"...e ora ridiamo futuro alle imprese balneari". Questo il titolo della manifestazione che si terrà mercoledì prossimo a Roma, n piazza Santissimi Apostoli, e che vedrà la partecipazione delle organizzazioni degli Imprenditori Balneari maggiormente rappresentative sul territorio nazionale (Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio, Oasi Confartigianato). Diversi pullman partiranno anche dalla nostra regione, da Ravenna la partenza è prevista alle ore 7 dal parcheggio del Pala de Andrè.

"L'obiettivo è di manifestare apprezzamento e dare forte sostegno all'iniziativa interregionale, evidenziando così quanto le Regioni siano fondamentali nella predisposizione della legge organica di riforma sulle concessioni demaniali turistico-ricreative - evidenziano le associazioni di categoria -. C'è la consapevolezza che la vicinanza alla realtà delle imprese, la diretta conoscenza dell'importanza che il turismo balneare ha nell'economia delle Regioni costiere e del ruolo che le imprese vi svolgono, porteranno sicuramente le Regioni a trovare un’intesa ed a condividere la necessità di ridare certezze e futuro ad un settore che, ormai da troppi anni, li ha persi".

"L'occasione sarà anche utile per testimoniare lo stato di forte disagio e di insofferenza delle 30.000 piccole e medie imprese che, ormai da oltre sette anni, sono in attesa di una giusta legge di riforma - continuano -. Gli imprenditori balneari e le loro famiglie non ce la fanno più a sopportare una tale situazione di precarietà e di tensione e quindi chiedono al Governo e al Parlamento di provvedere in merito avviando un confronto che porti, quanto prima, ad una soluzione".

Cna Balneatori ha incontrato l’assessore regionale al turismo dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini e il responsabile delle Regioni sul turismo, Giovanni Lolli e, tra pochi giorni, incontrerà l’assessore al turismo della Liguria, Marco Scajola per continuare la sua campagna di ricerca di alleanze – di ogni parte politica - per difendere i balneari. "Questi incontri - evidenziano si svolgono  in prossimità della riunione tra le Regioni italiane, prevista a Roma mercole, e assumono un rilievo nazionale per la questione balneare italiana al fine di condividere una posizione - con le Regioni - che parli con chiarezza all'Esecutivo Renzi e che consenta la ripartenza del negoziato sul cosiddetto "doppio binario": aste per le nuove concessioni, proroga per le vecchie".

"Per noi questo periodo congruo deve essere di almeno 30 anni per le attuali imprese balneari - continuano -. Tempo, questo, altresì necessario per tentare di assodare in sede comunitaria la non inerenza della Direttiva Servizi con il comparto delle concessioni demaniali marittime. Anche l’attesa per la sentenza della Corte di Giustizia europea, imminente, non deve far pensare che la questione aste sia dietro l’angolo. Si tratta di una risposta su due casi specifici,  in mezzo dovrà esserci un provvedimento del Governo – per il quale lotteremo perché sia il migliore possibile - e ulteriori battaglie giuridiche e politiche in ogni ambito italiano ed europeo".

"L’impegno contro le aste è un impegno a favore del turismo e, quindi, vediamo di buon occhio ogni collaborazione tra le categorie – in primis con il mondo del ricettivo – che va in questa direzione, allo scopo di impedire che lo scippo delle concessioni porti all’aumento dei costi dei servizi di spiaggia, alla sostanziale privatizzazione di molte concessioni e continui a impedire investimenti e innovazione sempre più necessari per il turista - aggiunge Cna -. Proprio di questo parleremo il 2 marzo prossimo a Cervia (ore 17,30 Saletta Piazza 25 Aprile), unendo un ragionamento sui temi locali - l’apertura della spiaggia come elemento positivo per la località e contro ogni forma di sballo e disturbo alle altre attività turistiche - con informazioni specifiche anche sui temi legati alla Bolkestein (dopo la riunione delle Regioni il 17 febbraio e la pronuncia della Corte di Giustizia europea di fine mese)".

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