Iva al 21%, Confcommercio senza dubbi: "E' una scelta errata"
L'incremento dell'Iva di un punto percentuale per l'aliquota del 20%, che passa così dal 20 al 21%, per Confcommercio è una scelta errata, anche perché arriva del tutto inaspettata, dal momento che sembrava archiviata
L’incremento dell’Iva di un punto percentuale per l’aliquota del 20%, che passa così dal 20 al 21%, per Confcommercio è una scelta errata, anche perché arriva del tutto inaspettata, dal momento che sembrava archiviata in attesa della delega sulla riforma fiscale. “Fin dall’inizio ci siamo dichiarati contrari all’aumento di un punto dell’Iva – dice il presidente Confcommercio Ravenna Graziano Parenti – e adesso questa decisione ci appare del tutto inopportuna.
“In questo modo inoltre l’effetto della manovra sarà di comprimere ulteriormente i consumi e bloccare l’economia. L’industria scaricherà gli aumenti sui commercianti che saranno costretti ad aumentare i prezzi a sfavore dei consumatori e questa è una cosa assolutamente inaccettabile. Confcommercio Ravenna è del tutto contraria a questa manovra, visto che si potevano individuare tante altre soluzioni. Concordo, ad esempio, con il nostro Presidente nazionale che afferma che si poteva agire sulla spesa pubblica e sulla privatizzazione di quote del patrimonio pubblico: azioni che avrebbero inoltre effettui strutturali superiori rispetto all’aumento dell’Iva”.