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Iva, una delegazione ravennate all'incontro a Roma

L’incontro, che si è svolto nell’Aula del Palazzo del gruppi parlamentari, è iniziato con la relazione di Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Sociali

«Grandi assenze, ma anche qualche piccolo spiraglio di luce» con queste parole Antonio Buzzi, presidente del Consorzio Solco Ravenna commenta l’incontro, concluso poche ore fa, organizzato a Roma dall’Alleanza delle Cooperative Italiane per scongiurare l’aumento dell’Iva alle cooperative sociali dal 4 al 10%. «La mattinata - prosegue Buzzi - è stata molto costruttiva. si è costruita un’alleanza strategica tra Parlamento, Governo, Regioni, Comuni e cooperazione sociale. Si è parlato molto dell’importanza della coesione sociale nelle nostre comunità. Il risultato principale raggiunto è sicuramente stato l’impegno, preso di comune accordo, a fare di tutto affinché le persone che stanno vivendo momenti difficili, non vengano lasciate sole».

L’incontro, che si è svolto nell’Aula del Palazzo del gruppi parlamentari, è iniziato con la relazione di Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Sociali, che ha subito delineato come la realtà delle imprese sociali in Italia sia rappresentata dal movimento cooperativo per un totale di 9668 cooperative associate e 365mila lavoratori, cresciuti del 26,2% dal 2008 (anno della crisi) ad oggi. Guerini ha inoltre sottolineato il potere di generare occupazione della cooperazione sociale: del totale delle persone assunte a livello nazionale dal 2000 al 2011, infatti, il 38% ha trovato lavoro in questo comparto. Le persone che invece usufruiscono dei servizi erogati dalle imprese sociali sono circa 7 milioni.

«Come è stato rimarcato - continua il presidente del Solco (che conta 1100 lavoratori di cui il 93% a tempo indeterminato e l’86% donne) - lo Stato per incassare i circa 154 milioni di euro che guadagnerebbe con l’aumento dell’Iva ne spenderebbe 650 milioni se sommiamo la maggiore spesa che graverebbe sugli enti locali, la diminuzione dei servizi, la perdita di 42800 posti di lavoro e la cassa integrazione necessaria per far fronte a questa perdita pari a 350 milioni di euro».

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini ha evidenziato come sia alto il rischio di arrivare ad una rottura della coesione sociale e come sia quindi indispensabile intervenire sulla manovra riguardante l’Iva al fine di rafforzare l’importante ruolo svolto dalle cooperative sociali. «Questo spiraglio di luce ci fa sperare, nonostante l’assenza di altri importanti ministri che avrebbero dovuto partecipare all’incontro - sottolinea il presidente del Solco-. Come ha evidenziato più volte Guerini speriamo che l’Italia riscopra il suo ruolo di Stato membro dell’Europa e non di Stato suddito e faccia capire all’Europa, che guarda alla cooperazione sociale italiana come ad un modello innovativo e avanzato da diffondere, come la diffusione di tale modello passi necessariamente dal rafforzamento delle imprese che ne fanno parte e dal loro ruolo nelle comunità".

"Dal canto nostro continueremo a livello locale le azioni già intraprese, cioè la richiesta a tutti i consigli comunali e provinciale di pronunciarsi a favore di un ripensamento sulla manovra fiscale. Stiamo, inoltre, programmando una campagna informativa affinché tutti i cittadini siano consapevoli dei rischi legati a questo provvedimento che andrebbe a intaccare la vita di tutti i giorni delle nostre famiglie. Ricordiamo che Ravenna è una delle province in Italia dove la cooperazione sociale è maggiormente presente con circa 5mila soci e lavoratori, in larghissima prevalenza donne", chiude Giovannini.

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