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L'Anbi festeggia i 100 anni e pensa al futuro: "Ci candidiamo per sviluppare il fotovoltaico flottante"

Il Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Stefano Francia: "Dobbiamo avere un ruolo all’interno dell’ambiente, perché supereremo la siccità nell’unione delle diversità, guardando alle competenze che ogni territorio ha"

Si è celebrata ieri alle Antiche Artificerie dell’Almagià di Ravenna la ricorrenza del congresso dell’Anbi (associazione nazionale delle bonifiche) svoltasi 100 anni fa a San Donà di Piave, base della bonifica moderna. In questa occasione si è sottolineato come in Romagna la bonifica vanti una lunga storia, dai primi appoderamenti romani alle prime bonifiche di epoca comunale iniziate oltre 700 anni fa che hanno posto le basi della Bonifica in Romagna. Un punto di partenza per parlare delle sfide che la bonifica oggi deve affrontare in vista dei cambiamenti climatici già in atto, che impongono di ripensare gli assetti territoriali, economici e sociali.

L’evento, non solo celebrativo, ha dato l’opportunità di mettere a confronto importanti attori del territorio e della Regione insieme agli stakeholder della sicurezza, dell’università e ricerca, del mondo produttivo, delle utilities, sui temi della bonifica nel traguardo storico e nel quadro dei cambiamenti climatici, della siccità e delle economie di territorio. L’evento, articolato in due panel condotti dalla giornalista Mediaset Simona Branchetti, si è aperto coi saluti istituzionali da parte del Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, il Prefetto della provincia di Ravenna Castrense De Rosa e del Presidente della Cassa spa Antonio Patuelli.

100 anni di Anbi e 700 della Bonifica in Romagna

Il primo tavolo ha visto come relatori il Direttore Generale del Consorzio di Bonifica della Romagna Lucia Capodagli, Alessio Mammi Assessore all’Agricoltura Regione Emilia Romagna, Massimo Gargano Direttore Generale Anbi, Stefano Patrizi presidente PromosAgri, Tito Menzani Dipartimento Scienze Economiche Unibo, Davide Viaggi Distal Unibo, Stefano Calderoni Vicepresidente Nazionale Anbi. Nel secondo tavolo sono intervenuti Tonino Bernabè Presidente Romagna Acque, Michele Zaccaro AD Ravenna Servizi Industriali, Nicola Dal Monte Presidente Cer, Francesco Maffini Dirigente Hera e Irene Priolo Vicepresidente della Regione Emilia Romagna.

Ha tirato le conclusioni della giornata il Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Stefano Francia che, con questo evento, ha voluto sperimentare un nuovo modello di fare “confronto” partecipato tra i diversi attori con una platea fatta di “territorio”. Un ringraziamento importante è andato ai circa 40 sindaci in fascia istituzionale presenti nelle prime file della sala. Un segnale, questo, che vede le amministrazioni sempre più vicine alla bonifica, un confronto fatto per sviluppare progetti e strategie condivise.

Francia ha spiegato che "la governance dell’acqua non deve lasciare solo nessuno" e ha rimarcato "la grande importanza di superare le burocrazie sul tema dell’energia": "L’idroelettrico non basta, serve più fotovoltaico e va installato là dove non diamo fastidio all’agricoltura e all’industria e al paesaggio. Ci candidiamo con i nostri 7 ettari di invasi per sviluppare il fotovoltaico flottante. Dobbiamo avere un ruolo all’interno dell’ambiente, perché supereremo la siccità nell’unione delle diversità, guardando alle competenze che ogni territorio ha. Questa giornata la dedico ai dipendenti del consorzio, questo lavoro non si fa da soli, questo lavoro è frutto di una grande squadra mossa dallo stesso principio: la salvaguardia e l’amore per queste terre".

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