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L'intelligenza artificiale contro il caro spesa: i consigli degli esperti al Forum Agroalimentare

Come cambiano i consumi con l'inflazione al 10%? Hanno provato a rispondere a questa domanda sia gli esperti che l'intelligenza artificiale

Come cambiano i consumi con l'inflazione al 10%? Hanno provato a rispondere a questa domanda sia gli esperti che l'intelligenza artificiale. Al Forum Cdo Agroalimentare – appuntamento giunto alla ventesima edizione, in corso oggi e domani a Milano Marittima con oltre 400 tra imprenditori e manager del settore - l'A.I. è stata interpellata su quali strategie possa adottare un consumatore oggi per contenere la sua spesa di prodotti di largo consumo. E le risposte al quesito formulato da NielsenIQ non sono troppo diverse da quelle date dagli esperti, come hanno illustrato Stefano Galli e Matteo Bonù, rispettivamente global business partner e global client business partner di Nielsen IQ: gli italiani cercano di darsi un budget predefinito e seguire una lista della spesa razionale, evitando così acquisti impulsivi. Un'abitudine di consumo consigliata anche dal cervellone elettronico, ma che si traduce sui volumi di merce venduta.

“L'inflazione è un fenomeno nuovo, perché da trent'anni non si verificava con l'intensità di oggi – ha rimarcato Angelo Frascarelli, docente dell'Università di Perugia e moderatore del Forum Cdo Agroalimentare –. È un dato nuovo a cui non eravamo abituati, anche perché tra il 2015 e il 2020 ci sono stati anni in deflazione”. “Ma l'inflazione non è l'unico elemento che condiziona le scelte dei cittadini – precisano i due esperti Nielsen IQ –. I consumatori sono influenzati anche da ambiente, economia e tecnologia. Praticamente tutti i consumatori provano a fare qualche cosa per vivere in modo maggiormente sostenibile: il 58% compra solo il necessario per evitare sprechi, il 42% cerca di comprare prodotti con confezioni facilmente riciclabili, il 63% fa la raccolta differenziata e il 57% cerca di minimizzare l'uso di energia elettrica e riscaldamento”.

Gli incrementi nei prezzi non sono ancora finiti e gli alimentari e le bevande sono i comparti più impattati dagli aumenti: se nel 2022 la variazione dei prezzi medi è del 13,4% nel totale del Largo consumo, per gli alimentari è del 14,5%. Davanti ai prezzi in aumento cosa fanno i consumatori? Secondo la rilevazione Nielsen IQ il 34% sceglie il prodotto più conveniente tra una selezione di marche; il 31% compra qualunque brand si trovi in promozione, il 28% sceglie il prodotto più conveniente a prescindere dalla marca, il 26% sceglie la Marca del distributore e il 20% controlla l'ammontare totale del carrello rispetto a un budget predefinito.

“E quest'ultimo – fa notare Galli – è un elemento nuovo rispetto al passato, che rende più razionale e meno istintivo il comportamento di spesa”. Lo stesso atteggiamento rilevato dall'intelligenza artificiale interrogata da Nielsen IQ per capire come si può comportare il consumatore per risparmiare. Il primo consiglio dell'AI è quello di fare una lista della spesa e attenersi ad essa per evitare acquisti impulsivi; poi di cercare offerte e sconti; acquistare prodotti a marchio proprio; rivolgersi ai mercati all'aperto o nei negozi di prodotti a km0; fare acquisti in grande quantità quando i prezzi sono bassi e cercare di evitare acquisti non necessari; ridurre la frequenza dei propri acquisti e concentrarsi sui beni di prima necessità. Infine, sempre parola dell'AI, cercare di sostituire i prodotti più costosi con quelli più economici.

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