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La banca sostiene l'agricoltura del territorio: "Aiutiamo le imprese agricole a uscire dall'emergenza"

"Intendiamo uscire dalle strettoie dell’emergenza e favorire il settore dell’agricoltura", afferma Luigi Cimatti, presidente della Bcc della Romagna Occidentale

“Vogliamo aiutare le imprese agricole ad essere più serene nell'affrontare un futuro sempre più segnato dai cambiamenti climatici. La nostra visione di banca al servizio del territorio ci porta a elaborare progetti che abbiano un orizzonte futuro, pensando anche alle nuove generazioni. Per questo intendiamo uscire dalle strettoie dell’emergenza e favorire il settore dell’Agricoltura nella messa in atto di investimenti e strategie di lungo respiro”. Così Luigi Cimatti, presidente della BCC della Romagna Occidentale, introduce un nuovo intervento di sostegno al mondo agricolo del territorio. Un comparto che ha subito, anche questa primavera, avversità climatiche, rapidi e persistenti abbassamenti di temperatura.

Eventi climatici che hanno determinato ingenti perdite in colture molto importanti per l’economia romagnola, come le pere, le pesche penalizzate con una perdita media del 50%, le nettarine, le albicocche e le susine che segnano danni che vanno dal 50% al 90%. Danneggiati molto anche il kiwi e l’uva, colpita su tutto il territorio ma non in modo uniforme.

“Vogliamo dare una mano a chi investe nella messa in sicurezza delle aziende agricole con sistemi di protezione attiva. Questa nostra iniziativa potrà sommarsi anche ai contributi eventualmente previsti dai bandi regionali rivolti al comparto. Va precisato che ci rivolgiamo a tutti gli imprenditori agricoli, anche a coloro che non riescono ad accedere ai bandi. In altre parole: con o senza bando siamo pronti ad avviare percorsi su misura per ciascuna azienda”, spiega Franco Folli, consigliere di amministrazione della Bccro.

“L’intervento - continua Andrea Conti, direttore generale della BCC della Romagna Occidentale - non si limita alla concessione del consueto plafond di liquidità ma, per così dire ‘guarda avanti’. I finanziamenti, infatti, non sono volti al solo fronteggiare le esigenze immediate dovute ai danni meteorologici, ma sono anche destinati a sostenere coloro che intendono tutelare le produzioni future e che, in via prospettica, intendono investire in nuovi impianti produttivi o reimpianti”.

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