rotate-mobile
Economia

La crisi colpisce il commercio: meno 150 agenti negli ultimi cinque anni

Anche gli agenti di commercio, classificati dal fisco come piccoli imprenditori, non sono usciti indenni dalla crisi che ha colpito anche il nostro Paese in questi ultimi anni

Anche gli agenti di commercio, classificati dal fisco come piccoli imprenditori, non sono usciti indenni dalla crisi che ha colpito anche il nostro Paese in questi ultimi anni. "Nella nostra provincia abbiamo assistito ad un calo lento, ma inesorabile, delle iscrizioni in Camera di Commercio (necessaria per poter esercitare la professione)". E' quanto afferma il presidente del sindacato Fnaarc-Confcommercio (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) della provincia di Ravenna Ottavio Righini. "A ritroso in questi anni - rileva il presidente Righini - i numeri di coloro che esercitano la professione sono nel 2017 di 1.377 unità, nel 2016 erano 1.429, nel 2015 1.461, nel 2014 1.471, nel 2013 1.527. Quindi in cinque anni si sono perse 150 unità, praticamente un 10% che è solo leggermente inferiore alle perdite avute dalle altre attività imprenditoriali. Ma visto il calo dei consumi e l’avvento sempre più minaccioso dell’e-commerce, può essere valutato in modo non del tutto negativo".

"Quello dell’agente di commercio è un’attività che esercitata con la giusta, e oggi quanto mai necessaria, professionalità può dare soddisfazione, sia dal punto di vista lavorativo che economico - continua Righini - E’ un lavoro che va affrontato con la giusta formazione e non regala nulla all’improvvisazione: sono finiti i tempi dell’imbonitore che vendeva e faceva comprare impulsivamente. Richiede un investimento iniziale piuttosto basso, ma si deve essere pronti a guadagni limitati all’inizio che cresceranno anno per anno se si lavora con continuità e attenzione. Certamente adatto a chi vuol mettersi in gioco e sa che i risultati finali dipendono prevalentemente da quanto si è dato per professionalità, dedizione e capacità. Il compenso è dato dalle provvigioni, che sono proporzionali al fatturato procurato dalle vendite, mentre certe sono le spese di produzione e la tassazione che colpisce le provvigioni al cento per cento. Gli agenti di commercio alla fine della loro attività lavorativa godono di due forme pensionistiche: una gestita dall’Inps che tiene conto dei versamenti annuali fatti dall’interessato in base ai redditi aggiunti; l’altra (unico caso in Europa) gestita dall’Enasarco. i cui contributi vengono versati annualmente paritariamente dall’agente e dalle case mandanti. Enasarco eroga anche benefici assistenziali: proprio in questi giorni si è aggiunto il contributo supplementare in caso di malattia prolungata. Ci si iscrive al Ruolo, tenuto in Camera di Commercio, che permette l’assunzione di mandati, con titolo di studio o dopo aver partecipato a corsi qualificanti che Confcommercio Ravenna periodicamente organizza aperti a tutti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La crisi colpisce il commercio: meno 150 agenti negli ultimi cinque anni

RavennaToday è in caricamento