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La pandemia rallenta le attività di Cmc: ma la cooperativa ha fiducia nei progetti futuri

La Cooperativa ha inviato ai Commissari della Procedura una relazione sull’andamento della società e sulle attività indirizzate all’esecuzione del concordato, con la quale ha comunicato l’intenzione di procedere con il riparto dei pagamenti previsti

Proseguono le attività finalizzate all’esecuzione del concordato della Cmc di Ravenna, nonostante si siano registrati, rispetto al piano concordatario, "inevitabili scostamenti dovuti al mancato avveramento di alcune ipotesi che ne erano alla base", riferiscono dalla cooperativa. "L’asimmetria è dovuta all’inatteso prolungamento della pandemia, che, a livello mondiale, ha determinato il rallentamento di molti settori dell’economia, e all’andamento del mercato delle grandi opere, che disattende le aspettative a causa della lentezza nell’avvio del PNRR. Hanno inciso, inoltre, anche l’allungamento dei tempi per il perfezionamento di diversi accordi e l’ottenimento di alcune varianti, per i quali è già stata eseguita la necessaria attività".

La Cooperativa, pertanto, martedì ha inviato ai Commissari della Procedura una relazione sull’andamento della società e sulle attività indirizzate all’esecuzione del concordato con la quale, tra l’altro, ha comunicato l’intenzione di procedere con il riparto dei pagamenti previsti, con nuove tempistiche da attuarsi a partire dal mese di aprile del 2022, secondo l’ordine dei privilegi, e da completarsi ragionevolmente entro la fine dell’anno. "Confidiamo che tale soluzione sia compatibile con l’andamento dell’attività gestionale - spiegano dalla società - nonché con il realizzo di alcune significative attività straordinarie al fine di garantire e meglio sostenere la continuità aziendale, nell’interesse del ceto creditorio e di salvaguardia dei livelli occupazionali".

Proseguono quindi le attività produttive che, dal secondo semestre 2021, hanno dato segnali di sensibile ripresa, con importanti riscontri e riconoscimenti da parte dei maggiori clienti, primi fra tutti da Anas , con l’esecuzione dei lavori nei maxi-lotti in Sicilia relativi alle S.S. 640 di Porto Empedocle e S.S. 121 di Bolognetta, nonché da Fce - metropolitana di Catania, per le tratte di Stesicoro e Nesima. Dal punto di vista delle acquisizioni, poi, Cmc ha registrato alcuni segnali confortanti, tra i quali un’importante acquisizione in Argentina del valore di 50 milioni di euro in un’area geografica che la vede protagonista nella realizzazione di un’opera molto apprezzata dal governo e dal Presidente, che l’ha visitata più volte. In quella stessa area, peraltro, sono previsti a breve possibili sviluppi per lavori pari a 200 milioni di euro. Anche in Italia, la Cooperativa è ben posizionata rispetto ad alcune offerte presentate per le quali si attende l’aggiudicazione definitiva.

“Gli sforzi prodotti fino ad oggi, le competenze messe in campo e gli importanti contatti in corso con primari operatori del settore per la realizzazione di un grande progetto industriale, di rilievo nazionale ci danno fiducia per il proseguo delle nostre attività e il raggiungimento degli obiettivi - ha dichiarato il presidente Alfredo Fioretti - Ringrazio sia i soci e tutti i lavoratori per la dedizione e l’attaccamento dimostrato alla Cooperativa sia il Comune, la Regione, i Ministeri competenti e le Organizzazioni Sindacali per la disponibilità e l’impegno”.

"Ciò conferma che il lavoro e i sacrifici compiuti in questi anni difficili dalla base sociale e dal consiglio di amministrazione della Cooperativa stanno dando i loro frutti - commenta Mario Mazzotti, Presidente Legacoop Romagna - Le difficoltà prodotte dalla pandemia e da un andamento stagnante delle grandi opere, il mercato di riferimento di Cmc, non hanno impedito alla cooperativa di garantire la gestione ordinaria e corretta del proprio business, fatti salvi gli inevitabili leggeri ritardi determinati da fattori esterni. Cmc rappresenta un patrimonio non solo del territorio in cui opera da oltre 110 anni, ma per l’intero Paese. Ne abbiamo avuto conferma in questi mesi di intensi rapporti con le pubbliche Istituzioni (dal Comune di Ravenna fino alla Regione e ai Ministeri competenti) che ringraziamo per l’impegno e la vicinanza. Lo sforzo condiviso con Legacoop è stato quello di garantire la continuità produttiva e occupazionale della cooperativa, anche attraverso la verifica delle possibilità di avvio di nuove soluzioni imprenditoriali nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni".

"Cmc, anche sul versante dei mercati internazionali, è ancora un esempio del buon lavoro italiano nel mondo. Il suo insediamento in Africa, in America Latina e in molti altri Paesi del mondo, oltre che in Italia, vanno valorizzati anche in questa veste - continua Mazzotti - Le prospettive che si aprono con il PNRR e la fase di crescita economica in atto, al netto dei rigurgiti preoccupanti della pandemia e delle tensioni presenti sui mercati energetici e delle materie prime, propone all’Italia la necessità di poter contare su grandi imprese all’altezza di realizzare le opere infrastrutturali previste dai piani degli investimenti approvati o in fase di definizione, nei tempi previsti e con le qualità necessarie. Cmc, con il suo know-how ingegneristico industriale e la sua indiscussa capacità professionale e produttiva, è ancor di più necessaria in questa fase al Paese per vincere queste sfide. Come Legacoop continueremo a sostenere l’impegno e il lavoro del presidente, dell’amministratore delegato, del consiglio di amministrazione e dei soci della Cooperativa in questa fase così importante per il futuro dell’impresa".

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