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"La vera piadina è quella prodotta nei chioschi": bocciata l’igp per la piada industriale

Il Tribunale amministrativo del Lazio ha bocciato l’Igp per la piadina romagnola industriale, riconoscendo solo quella prodotta nei chioschi o nei ristoranti

Il Tribunale amministrativo del Lazio ha bocciato l’Igp per la piadina romagnola industriale, riconoscendo solo quella prodotta nei chioschi o nei ristoranti. E' stato accolto il ricorso di un’azienda, dichiarando illegittimi il disciplinare di produzione che Regione Emilia-Romagna e Ministero delle Politiche Agricole avevano presentato alla Commissione Europea nel 2012 ed i relativi decreti ministeriali di riconoscimento della tutela provvisoria.

"Finalmente anche la giustizia amministrativa ci dà ragione su un tema che facciamo proprio da anni - afferma Riccardo Ricci Petitoni, coordinato commercio della Confesercenti provinciale -. La vera Piadina Romagnola è solo quella prodotta tradizionalmente, la produzione industriale non può essere tutelata da un marchio pubblico come l’IGP. Assurdo infatti è pensare che usi e tradizioni centenari possano essere ridotti a un disciplinare scritto per tutelare una produzione industriale, che non tiene conto della variabilità delle ricette e delle peculiarità non solo delle singole aree di produzione, ma dei singoli chioschi. Comprendiamo le preoccupazioni dei produttori industriali che temono l’imitazione dagli altri paesi comunitari, ma sarebbe risultato quantomeno surreale che per fregiarsi della denominazione piadina romagnola un artigiano di Ravenna, di Cesena o di Rimini dovesse adeguarsi a un disciplinare stilato dall’industria, abbandonando magari il ricettario della sua famiglia vecchio di generazioni''.

''I veri ambasciatori della piadina romagnola sono i produttori locali, chi vuol gustare il prodotto originale può farlo qui, in uno delle decine di chioschi e ristoranti che la producono artigianalmente - ha continuato Petitoni -. La piadina è quella fatta a mano, quotidianamente e tradizionalmente, e le regole per la sua lavorazione non possono essere stabilite da chi le immagina per macchinari industriali che producono e mettono nelle buste di plastica migliaia di piadine al giorno”.

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