"Lasciate lavorare le nostre imprese": i commercianti appendono gli striscioni
Il sindacato: "Esponendo gli striscioni, potremo farci vedere uniti davanti alla città e alle Istituzioni competenti"
Il sindacato Ristoratori Ascom Cervia ha aderito alla petizione online “Ora basta, lasciate lavorare le nostre imprese!” lanciata da Confesercenti e Confcommercio della provincia di Ravenna per convincere le Istituzioni a cambiare registro. "Nel rispetto delle misure di sicurezza in vigore, tutti i settori del commercio, dei pubblici esercizi e dei servizi alla persona devono poter rimanere aperti - spiegano dal sindacato - Una volta che gli associati delle due associazioni avranno appeso gli striscioni alle proprie attività, la città darà un forte segnale di unione pacifico per chiedere maggiori tutele e misure più coerenti per fronteggiare il drammatico periodo. Esponendo gli striscioni, potremo farci vedere uniti davanti alla città e alle Istituzioni competenti". Anche il sindacato dei Pubblici Esercizi Fiepet-Confesercenti Cervia ha aderito alla petizione.
"Sappiamo che, ora più di prima, ristoranti e bar hanno bisogno di agevolazioni fiscali, diminuzione di imposte e di una parificazione tributaria e fiscale con imprese che svolgono attività analoghe - commentano il presidente del sindacato Ristoratori Consuelo Benzi e il presidente del sindacato Pubblici Esercizi Alessandro Fanelli - Buona è la notizia che dal 20 gennaio in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, verranno emanati i bandi per gli esercizi che potranno così richiedere i ristori regionali. La Regione ha stanziato 21,3 i milioni di euro, affidandone la gestione alle Camera di Commercio, che faranno i singoli bandi in ogni provincia, attraverso una convenzione già approvata con Unioncamere Emilia-Romagna. Ma questo non è sufficiente. È necessario dare un segnale forte e pacifico per poter superare questa durissima crisi economica, con strascichi che ancora non siamo in grado di quantificare. Cerchiamo di restare uniti in questa battaglia comune".