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Economia

Lavoro stagionale, Greco (Ugl): "Una piaga sociale della Riviera. Servono riforme urgenti"

Lavoratori stagionali del Turismo e la difficoltà nel sopravvivere con paga non adeguata economicamente con la difficoltà da parte delle imprese di recepire il personale necessario.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"I lavoratori stagionali del turismo della nostra costiera sono una piaga sociale che deve far riflettere e intervenire in modo urgente tutti i soggetti preposti ( Amministrazione comunale - Assessore al Turismo, associazioni datoriali, parti sociali), sia per quanto riguarda la stabilità del contratto stagionale del Turismo che, come ogni stagione, va in cerca di personale che sia disponibile a lavorare giorni feriali, domenicali e festivi sotto il sole e chissà per quante ore con una retribuzione mensile non garantita tutti i giorni ma, soprattutto, bassa come salario, tanto da dover lavorare anche 10/12 ore al giorno per portarsi a fine mese uno stipendio di sopravvivenza". Lo afferma il Segretario Provinciale Ugl Terziario Giuseppe Greco.

"È urgente che le parti sociali chiamati in causa, Amministrazione Comunale, sindacati, associazioni datoriali si incontrino per sottoscrivere un 'accordo provinciale integrativo' che garantisca agli stessi lavoratori nelle giornate di non lavoro una copertura economica certa tale da garantire l'intera retribuzione oltre alla contribuzione figurativa che possa dare accesso all'ammortizzatore sociale (Naspi) a fine stagione - prosegue Greco - Non é più pensabile che una famiglia possa reggersi economicamente parlando su "giornate di lavoro" senza avere un regolare contratto di lavoro stagionale che, ricordiamo, va da maggio a settembre, e per tale periodo dovrebbe essere tutto coperto da retribuzione e contribuzione. Pertanto, é urgente che lo stesso contratto stagionale sia rinforzato economicamente e contrattualmente in modo da garantire sia la facilità di trovare personale da parte delle imprese, alberghi, parchi di divertimento ecc, e lo stesso personale sia incentivato dal tipo di contratto e retribuzione a lavorare l'intera stagione. E' inutile lamentarsi perché non si trova personale disposto a lavorare. Necessitano urgenti condizioni umane che profumano di dignità del lavoro e per il lavoratore. Ai bassi salari si é costretti ad accettare l'illegalità sociale del lavoro nero o grigio a cui si è costretti per sopravvivere, e niente di più, non possiamo essere spettatori di una destrutturazione sociale di intere famiglie, già provate dalla pandemia che ci siamo lasciati alle spalle".

"Necessitano nuove misure urgenti e veloci destinate a 'riformare' a livello provinciale il contratto del lavoro stagionale del Turismo che, diversamente, si implementeranno nuovi schiavi del lavoro aumentando il precariato che colpirà inevitabilmente famiglie già in serie difficoltà. È il momento di reagire - conclude il segretario provinciale di Ugl Terziario - non di osservare cosa accade intorno a noi, siamo deputati come preposti a dare valore al lavoro aiutando imprese e lavoratori. Si chiede all'Amministrazione Comunale, all'assessore al Turismo, sigle sindacali e associazioni datoriali di sederci , nel breve tempo possibile, ad un tavolo istituzionale per definire criteri e condizioni di lavoro dignitoso per tutti, retribuzioni adeguate per lavoratori, una giusta retribuzione degna del lavoratore".

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