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Lavoro, cresce l'occupazione, ma solo quella maschile: e gli 'inattivi' sono 158mila

Il tasso di occupazione totale, in base ai dati 2017 sulle forze lavoro elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio di Ravenna, si attesta al 65,8%, in crescita rispetto allo scorso trimestre di 0,1 punti percentuali

I dati 2017 sulle forze lavoro elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio di Ravenna confermano il trend in flessione della disoccupazione.  A fine 2017 la popolazione attiva di Ravenna è pari a 180mila unità, di cui 167mila occupati e 13mila disoccupati. La popolazione inattiva (persone di oltre 15 anni non in cerca di occupazione) ammonta a 158mila unità.

La popolazione attiva (o forze di lavoro) è in calo di 336 unità rispetto al trimestre precedente. In particolare diminuiscono di 427 unità le forze di lavoro femminili e aumentano di 91 quelle maschili. Il tasso di attività tra i 15 e 64 anni continua a diminuire scendendo al 71,1%, inferiore di 2,3 punti al corrispondente valore regionale e superiore di 5,7 a quello nazionale. In flessione la disoccupazione: le persone in cerca di lavoro  si riducono, secondo le stime, di 780 unità rispetto al trimestre precedente. Nel dettaglio per genere diminuiscono di 438 unità i disoccupati maschi, di 342 unità le femmine. Il tasso di disoccupazione tra i 15 e 64 anni si attesta al 7,2% contro il 9% di fine 2016, quello maschile al 6,9%, quello femminile al 7,5%. I valori medi regionale e nazionale risultano rispettivamente del 6,5% e dell’11,2%.

L’occupazione cresce di 444 unità, ma alla crescita dell’occupazione contribuisce solo la componente maschile, che aumenta di 529 unità. Al contrario l’occupazione femminile subisce una contrazione di 85 unità. Il tasso di occupazione totale si attesta al 65,8%, in crescita rispetto allo scorso trimestre di 0,1 punti percentuali. Il tasso di occupazione femminile risulta del 60,4%, quello maschile del 71,2%. Rispetto alla nostra provincia, il tasso di occupazione medio regionale è di 2,8 punti superiore (68,6%), quello medio nazionale di 7,8 punti inferiore (58,0%). Considerando i settori di attività, nei confronti del trimestre precedente, crescono gli occupati nel commercio (+1.101 unità), nell’industria (+722) e nelle costruzioni (+512), mentre diminuiscono gli occupati nel settore dei servizi (-1.792) e dell’agricoltura (-99). Per quanto riguarda gli occupati secondo la posizione, il 76% sono lavoratori con un rapporto di lavoro da dipendente, mentre il 24% sono occupati indipendenti, cioè che svolgono la propria attività senza vincoli formali di subordinazione, compresi gli imprenditori, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi; entrambe le tipologie, rispetto al trimestre precedente, sono in lieve crescita.

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