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Economia

"Le botteghe alimentari? Sono in calo, è vero, ma non sono morte"

Confcommercio presenta la guida "Il negozio alimentare". Ne abbiamo parlato con il presidente provinciale Paolo Caroli.

“E’ vero, i negozi di alimentari in provincia di Ravenna sono calati, ma la situazione non è catastrofica”. A parlare è Paolo Caroli, presidente provinciale di Confcommercio, impegnato nel convegno ‘Il negozio alimentare’,  in cui, nella Sala Bini della sede dell’associazione in via di Roma, sono state illustrate tendenze e idee vincenti con casi nazionali e internazionali ed è stata presentata l’omonima guida. Tra gli interventi in programma, anche quello di Donatella Prampolini, presidente FIDA e vice presidente nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia.

Il dato “non catastrofico nonostante il segno meno” è questo: in 6 anni hanno chiuso i battenti definitivamente, in provincia, 40 botteghe alimentari, passando da 980 a 940.
“I consumi in questi anni sono molto cambiati, si mangiano meno pane e meno carne, ma il negozio di vicinato è al centro della nostra quotidianità: sia per le necessità spicciole sia per il piacere di avere i consigli di un esperto”.
E proprio sulla professionalità si creano margini di sviluppo. “Non è vero che non c’è spazio, che la grande distribuzione ha fagocitato tutto. Per chi è attento alle esigenze del consumatore, lo spazio c’è. E ci sono possibilità professionali per i giovani che hanno voglia di lavorare. Certo, fare i macellai e i fornai è difficile, perché ci sono orari particolari, ma sono mestieri altamente specializzati che offrono un futuro”.

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