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Le cooperative sociali Corif e Psicke si fondono

Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea di fusione tra le cooperative sociali Corif e Psicke di Ravenna. La prima opera dal 1992 nel campo dei servizi infermieristici e fisioterapici, mentre la seconda, nata nel 2006, è specializzata in servizi psicologici e psicoterapeutici.

Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea di fusione tra le cooperative sociali Corif e Psicke di Ravenna. La prima opera dal 1992 nel campo dei servizi infermieristici e fisioterapici, mentre la seconda, nata nel 2006, è specializzata in servizi psicologici e psicoterapeutici. Ai 75 soci e 25 collaboratori di Corif si aggiungeranno quindi i 4 psicologi di Piscke arricchendo il ventaglio di competenze e servizi della nuova realtà.

«Questa fusione è per entrambe le imprese un momento molto importante che segna nuove opportunità da entrambi i fronti - spiega Costante Emaldi, presidente Corif -. Siamo da sempre interessati al buon lavoro portato avanti, seppur con difficoltà, dai membri della cooperativa Psicke e adesso abbiamo la possibilità di far proseguire al meglio le loro iniziative e di progettarne di nuove».

I progetti in essere di Psicke, infatti, andranno avanti sotto il nome della cooperativa fino al mese di giugno, dopodiché tutte le nuove iniziative saranno firmate col marchio Corif: «Insieme (oltre alle affermate gestioni sanitarie nelle case residenza anziani) opereremo principalmente con politiche rivolte ai soci della nostra cooperativa e ai loro familiari - continua Emaldi -:dinamiche di gruppo, psicologia del lavoro e facilitazione nelle relazioni ai caregiver (familiari o persone che prestano cura agli utenti). Tutto ciò è molto importante per Corif, perché ci permette di dare maggiore valore aggiunto ai servizi nelle strutture socio-sanitarie ed ai nostri soci, ai quali da sempre prestiamo massima attenzione. Sperando che queste buone prassi siano poi seguite da altre cooperative».

In questi 21 anni di attività sul territorio ravennate, Corif si è distinta per la qualità, l’efficienza e l’innovazione dei servizi sanitari proposti. Nei primi anni del nuovo millennio la cooperativa di infermieri e fisioterapisti ha saputo risolvere l’urgenza infermieristica di quegli anni: «Tramite un progetto di welfare globale (tra i primi in Italia) incentrato sull’analisi del bisogno e conseguente ricerca di personale infermieristico - conclude il presidente - siamo riusciti a introdurre nelle strutture sanitarie provinciali più di 140 nuovi infermieri provenienti dall’estero, attenuando decisamente le difficoltà sul territorio ravennate generate dalla mancanza di personale specializzato». La nuova realtà nata dalla recente fusione ha già in cantiere due nuovi importanti progetti in campo sanitario che vedranno la luce entro l’anno.

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