rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Le imprese mettono sul piatto i progetti per welfare e benessere

Il Tavolo provinciale delle Associazioni di impresa, coordinato da Confindustria Ravenna, ha presentato un documento unitario sugli investimenti nell’intero comparto della salute e del welfare

Il Tavolo provinciale delle Associazioni di impresa, coordinato da Confindustria Ravenna, ha presentato un documento unitario sugli investimenti nell’intero comparto della salute e del welfare. “In seguito al dibattito scaturito dalla Conferenza Economica Provinciale, dal convegno dell’Associazione ‘Investire in salute come politica di sviluppo’ e dal ‘Cantiere del Welfare’ promosso nel 2008 e 2009 dal mondo cooperativo – spiega il coordinatore Tomaso Tarozzi - è nata l’idea di elaborare una proposta condivisa con tutte le Associazioni imprenditoriali, allo scopo di avviare un confronto con la Provincia, tutti i suoi Comuni e la direzione generale dell’Ausl, e sollecitare una discussione per mettere in luce il valore e l’utilità del partenariato pubblico-privato”.

"La nostra capacità di investire in tutela della salute e promozione dell’agio della comunità è un elemento che ci contraddistingue - spiega Raffaele Gordini, Presidente  Confcooperative Ravenna, a nome delle tre Centrali - in particolare in questo territorio, dove abbiamo saputo coniugare sviluppo economico e diffusione del benessere. Oggi occorre un salto di qualità, partendo dalle eccellenze che ci caratterizzano quali la sanità privata e la cooperazione sociale, per costruire un nuovo partenariato pubblico-privato, che metta in rilevo le peculiarità del sistema, percorrendo con convinzione la capacità di sussidiarietà orizzontale fortemente presente sul territorio."

“Per migliorare la qualità del sistema sanitario, diffondere il più possibile il maggior numero di servizi e far crescere l’economia sono necessarie forti sinergie – aggiunge Silvano Verlicchi, Presidente del Gruppo Salute di Confindustria Ravenna – per questo proponiamo nove progetti su cui chiamiamo le Istituzioni pubbliche a  convergere, in modo da ottimizzare i costi e puntare ad un sistema di welfare più efficace e rispondente alle esigenze del territorio. La salute ha infatti tutte le potenzialità per divenire fattore di rilancio e consolidamento della crescita socio-economica e può divenire il motore di sviluppo del territorio”.

Si tratta di un’operazione non solo settoriale, ma che punta a far emergere tutte le potenzialità della filiera della salute, caratterizzata da una spiccata trasversalità e da una forte capacità di attivare al proprio interno linee di produzione di beni e di servizi, in comparti diversi: dalle  costruzioni al trasporto persone, dalla ristorazione a servizi professionali ed immobiliari, fino a coinvolgere i settori chimico-farmaceutico, agro-alimentare, l’informatica e le telecomunicazioni, l’industria biomedicale e biotecnologica, la filiera cooperativa sociale. A tutto questo si collega l’offerta formativa e l’attività di ricerca, grazie ai legami che le imprese hanno con Atenei italiani e stranieri.
In ambito sanitario e sociale, il ravennate è storicamente un contesto fertile per produrre innovazioni di sistema. A questo riguardo, il tessuto economico della provincia si caratterizza per una forte capacità di diversificazione nella produzione di beni e servizi, accompagnata da una forte capacità aggregativa degli Enti locali. Vi sono quindi, secondo il Tavolo delle Associazioni, tutti i presupposti per sostenere un rilancio economico del territorio attraverso politiche pubbliche orientate alla tutela della salute ed alla promozione del benessere in sede locale, accompagnandola da strutturate iniziative di marketing territoriale istituzionale.

Nel dettaglio, i temi di un possibile confronto tra Associazioni ed Istituzioni per la predisposizione di progetti comuni finalizzati alla stesura di accordi di programma, potrebbero concretizzarsi nello sviluppo dei seguenti punti:
1. Rafforzamento dell’efficacia, efficienza, accessibilità e continuità delle cure (rapporto costi/benefici) mediante il partenariato pubblico e privato, accreditato e non;
2. Welfare di comunità: l’apporto dell’imprenditoria privata e della cooperazione sociale in una logica di sussidiarietà orizzontale a sostegno delle persone particolarmente fragili e della coesione sociale territoriale;
3. Mutualità e previdenza integrativa;
4. Termalismo, benessere e turismo, commercio e ricettività;
5. Ricerca, reti telematiche, innovazione tecnologica;
6. Sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, adattamento domestico e tutela della Privacy;
7. Rafforzamento dell’offerta formativa finalizzata alla gestione ed organizzazione dell’area socio-sanitaria e del benessere;
8. Prevenzione, corretti stili di vita, alimentazione, domiciliarità e salute;
9. L’High Technology al servizio della persona: domotica sociale e sanitaria.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le imprese mettono sul piatto i progetti per welfare e benessere

RavennaToday è in caricamento