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Confindustria a fianco dei lavoratori dell'offshore: "Blocco inconcepibile, serve una strategia energetica precisa"

Ravenna è alla vigilia di una mobilitazione nazionale che vedrà manifestare insieme le principali associazioni imprenditoriali nazionali e i sindacati confederali

Ravenna è alla vigilia di una mobilitazione nazionale che vedrà manifestare insieme le principali associazioni imprenditoriali nazionali e i sindacati confederali. Sabato 16 marzo, infatti, il comparto offshore sfilerà in centro nella manifestazione 'Per l'energia italiana'. L’iniziativa affonda le radici nel provvedimento 'blocca trivelle', l'emendamento al decreto legge "Semplificazioni" che riguarda il settore upstream e prevede l'aumento di 25 volte i canoni annuali di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi per tutte le compagnie petrolifere e uno stop di 18 mesi alle ricerche in mare di idrocarburi.

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"Le nostre imprese del settore offshore, eccellenze stimate a livello internazionale, sono già andare a Roma per fare sentire la propria voce, ma ci è sembrato logico e naturale proporre una manifestazione a Ravenna, capitale dell’energia - spiega Tomaso Tarozzi, presidente della delegazione ravennate di Confindustria e vicepresidente con delega all’Education - La decisione di bloccare tutte le estrazioni e le esplorazioni del gas, energia nobile rispetto a tante altre, è una decisione che non può essere condivisa, soprattutto per quanto riguarda le nostre imprese che hanno molti addetti con competenze elevate. E' inconcepibile che da un gorno all'altro si smonti e si chiuda tutto, anche per i futuri investimenti in altri settori, perchè se passa l'idea che da un giorno all'altro chiudiamo i rubinetti a un comparto potrebbe succedere con qualunque altro settore. Abbiamo paura anche per gli investimenti esteri, e nell'immediato questo blocco pone gravi problemi alle imprese già esistenti, che sicuramente in parte chiuderanno o ridimensioneranno le loro attività. Serve una strategia energetica precisa: il gas può supportare lo sviluppo delle energie rinnovabili che, comunque, non sostituiranno da un giorno all'altro le non rinnovabili, ma continueremo ad acquistare gas dall'estero. Ci sembra piu utile discutere su come facciamo a eliminare le fonti energetiche che fuzionano ancora a carbone".

"Siamo in contatto con Confindustria nazionale, e oltre a un rappresentante da Roma verranno lavoratori e imprese dalla Basilicata, dalla Sicilia e dall’Abruzzo per ribadire l’urgenza di una strategia lungimirante e ragionata verso una transizione energetica equilibrata, che non disperda un patrimonio di talenti, conoscenze e posti di lavoro - prosegue Tarozzi - Peraltro, pochi giorni dopo questa iniziativa, aprirà i battenti l’Omc e su Ravenna saranno concentrati per tre giorni tutti i principali player mondiali del settore: non possiamo dare l’immagine di un comparto in difficoltà proprio in una delle sedi energetiche riconosciute a livello mondiale. Tra l’altro, proprio recentemente, l'associazione ha incontrato i rappresentanti dell’ateneo per rafforzare nel campus ravennate la presenza del corso di laurea magistrale in Offshore engineering, che ha l'obiettivo di formare professionalità indirizzate ai settori industriali impegnati nella valorizzazione delle risorse energetiche convenzionali e rinnovabili, e verso le attività relative alla gestione delle coste e dei litorali in un contesto di sostenibilità ambientale".

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