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Manuela Rontini all'Expo Dubai: "Opportunità per promuovere le eccellenze romagnole"

"La presenza dell’Emilia-Romagna - ha sottolineato la presidente Rontini - rappresenta la proiezione verso il futuro di una regione che ha saputo affrontare le grandi difficoltà causate dalla pandemia guardando avanti"

“L’Expo rappresenta un’opportunità di promozione del Made in Italy verso i mercati a maggiore potenziale di crescita nei prossimi anni, strategici per le nostre esportazioni e per attrarre investimenti. L’impegno dell’Italia come sistema paese per Expo Dubai è denso di significato e riflette la convinzione che la prima Esposizione Universale nel mondo arabo possa contribuire in modo sostanziale anche a rafforzare la cooperazione nella regione del Golfo Persico". Così Manuela Rontini, presidente della commissione Economia, intervenuta giovedì in rappresentanza dell'Assemblea legislativa alla conferenza stampa di presentazione del Regional Day dell'Emilia-Romagna all'Expo di Dubai.

"La presenza dell’Emilia-Romagna - ha sottolineato la presidente Rontini - rappresenta la proiezione verso il futuro di una regione che ha saputo affrontare le grandi difficoltà causate dalla pandemia guardando avanti. Non siamo usciti dall’emergenza sanitaria, ma siamo attrezzati per superare anche questa difficoltà. La nostra partecipazione a Expo si concentra su temi legati al benessere delle persone, delle comunità e dei territori e alla crescita delle imprese, con un’attenzione particolare alla gestione dei dati quale strumento per migliorare le condizioni di vita, aumentare la competitività industriale e affrontare le sfide climatiche e ambientali".

"Siamo presenti - ha spiegato Manuela Rontini - con 4 Università, 15 centri di ricerca, istituzioni locali, destinazioni turistiche, fiere, consorzi e oltre 70 imprese. Una vera e propria missione di sistema dell’Emilia-Romagna per valorizzare le nostre eccellenze, a partire dalla Motor Valley e dalla Food Valley, promuovere attrattività turistica, attrarre talenti e investimenti, attivare collaborazioni sulla Data Valley, dai big data all’intelligenza artificiale, dalla realtà aumentata alla transizione digitale ed ecologica.

"Uno degli esempi più lampanti - ha concluso la presidente della commissione Economia - è rappresentato dai Tecnopoli della ricerca: ne sono sorti 10 in questi anni, con 20 sedi collocate al centro delle filiere più importanti. Il fiore all’occhiello è il Tecnopolo di Bologna, dove sta nascendo una vera e propria 'città della scienza' e dove a settembre è stato inaugurato il nuovo Data center del Centro meteo europeo Ecmwf. Il solo supercomputer Leonardo è destinato a cambiare la geopolitica del supercalcolo mondiale e il peso della Data Valley emiliana-romagnola: in essa si concentrerà oltre l'80% della potenza di calcolo nazionale e il 20% di quella europea, una capacità che metterà l’Europa in grado di competere con i colossi Stati Uniti e Cina. La nostra sfida è proprio questa: vogliamo una regione che competa coi territori più avanzati al mondo”.

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