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Marcegaglia scommette su Ravenna: 250 milioni di investimenti e 100 nuovi posti di lavoro

"Il gruppo Marcegaglia non sarebbe quello che è senza Ravenna - spiegano Antonio ed Emma Marcegaglia - Abbiamo deciso di fare investimenti importanti e costanti in questa città"

60 anni di investimenti per Marcegaglia, gruppo industriale italiano nato nel 1959 come piccola impresa familiare e oggi leader del mercato europeo e mondiale dell'acciaio, con sede dal 1985 anche a Ravenna in uno stabilimento da 540mila metri quadri di superficie complessiva. E per festeggiare, l'azienda ha deciso di investire ben 250 milioni di euro nei prossimi cinque anni, con l'assunzione di un centinaio di nuovi dipendenti - soprattutto operai specializzati e ingegneri.

L'importanza di Ravenna

"Il gruppo Marcegaglia non sarebbe quello che è senza Ravenna - spiegano Antonio ed Emma Marcegaglia - non solo perchè abbiamo convogliato qua nel tempo circa un miliardo di euro di investimenti. Abbiamo deciso di fare investimenti importanti e costanti in questa città: ogni anno vengono investiti dai 15 ai 20 milioni di euro nello stabilimento di Ravenna, che rappresenta il pilastro della nostra stategia industriale. Perchè investiamo a Ravenna? E' uno stabilimento in una posizione logistica estremamente importante, è una città molto aperta e attenta alle iniziative industriali e c'è una grande serietà dei lavoratori, dei rappresentanti sindacali e del management. Nel 2018 abbiamo fatturato 5,3 miliardi di euro, con 6500 dipendenti in 25 stabilimenti, tra i quali quello di Ravenna rappresenta il principale e il più importante del core business: a Ravenna sono 870 i lavoratori diretti e mille nell'indotto, per un valore della produzione di oltre due miliardi di euro. Dobbiamo essere capaci di reagire a un mondo che gira sempre più veloce e in cui l'Europa ha sempre meno peso rispetto all'Asia. Crediamo che la strada giusta sia la resilienza, restiamo come siamo. Sebbene con qualche preoccupazione, continuiamo questo percorso e prosegiamo con gli investimenti".

"Ravenna ha una grande ambizione in ambito industriale e portuale, negli ultimi anni ha vissuto un periodo di crisi anche per quanto riguarda l'offshore, anche al giorno d'oggi, ma sul porto ci sono grandi aspettative per il bando dei lavori a luglio e anche perchè nelle principali imprese del porto ci sono investimenti molti importanti, cosa importante anche per Marcegaglia - spiega il sindaco Michele de Pascale - Se importanti gruppi decidono di investire a Ravenna è perchè vedono qui una prospettiva di sviluppo importante. Il Gruppo Marcegaglia è uno dei principali gruppi italiani che già da tempo rappresenta una delle grandi eccellenze dell’area industriale e portuale della nostra città. La comunità di Ravenna è molto riconoscente a Marcegaglia per l’attenzione che sta dimostrando al nostro territorio. Stiamo lavorando perché i nostri strumenti urbanistici e le procedure autorizzative siano sempre più veloci e in grado di tenere il passo con gli investimenti delle imprese del nostro territorio. Chi vuole investire a Ravenna deve sapere di poterlo fare. I due grandi elementi che il nostro territorio deve garantire agli investitori sono la cultura industriale e le procedure di iter autorizzatorio da snellire, perchè servono norme semplici e chiare. Importanti saranno anche gli investimenti programmati di Rfi e Anas: ci aspettiamo la partenza dei cantieri al più presto, perchè è un elemento imprescindibile per gli investimenti". Il sindaco conclude lanciando una frecciatina: "Il privato la sua parte la fa, serve che la faccia anche il pubblico se si vuole crescere".

"Auspichiamo che si concretizzi il progetto di hub portuale - conclude Emma Marcegaglia - Probabilmente arriveremo prima noi dell'escavo, quindi la decisione di investire è una decisione a prescindere. Chiaramente sarebbe una bella opportunità". L'imprenditrice interviene brevemente anche in merito all'attuale Governo nazionale: "E' chiaro che risentiamo della situazione: l'Italia ha una crescita zero, quello che servirebbe sarebbe una politica più centrata su industria e competitività, riducendo il costo del lavoro e dando maggiore attenzione agli investimenti. Sono d'accordo che vanno cambiate alcune regole europee, ma auspico che il Governo si ponga in modo costruttivo nei confronti dell'Europa".

"Gli investimenti annunciati da Marcegaglia per lo stabilimento di Ravenna sono un segnale importantissimo, un’iniezione di fiducia e un modo illuminato e lungimirante di celebrare i 60 anni di attività dell’azienda - aggiunge il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli - Siamo orgogliosi dell’impegno e della tenacia di un’impresa che ha saputo radicarsi nel territorio contribuendo alla crescita e allo sviluppo di tutto il tessuto produttivo, rendendolo ora più innovativo e sostenibile grazie ai nuovi progetti in cantiere sul fronte della sicurezza, della digitalizzazione e dell’attenzione all’ambiente: un esempio tangibile di come le nostre imprese possono essere protagoniste non solo sul piano economico, ma anche sociale e culturale".

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Gli investimenti

Per i prossimi cinque anni Marcegaglia investirà 120 milioni all'anno: "Stimiamo che almeno 250 milioni, il 40% del totale, saranno destinati allo stabilimento di Ravenna - spiega Antonio Marcegaglia - Di questi, 150 sono già stati lanciati e saranno realizzati nei prossimi due anni. La Bei sta approvando la totalità degli investimenti". Un occhio di riguardo anche all'ambiente e alla mobilità sostenibile: "Questi investimenti porteranno 142 camion in meno al giorno rispetto al 2013 sulle strade della città - aggiunge Emma Marcegaglia - In termine ambientale ciò è estremamente importante, grazie alle 2 milioni di tonnellate di merce movimentata sui binari e 5 dalla banchina portuale".

E' Aldo Fiorini, direttore dello stabilimento di Ravenna, ad annunciare i progetti già in fase di realizzazione grazie agli investimenti: "Creeremo un nuovo impianto di laminazione (il quarto) reversibile e all'avanguardia - spiega il direttore - Saranno realizzati nuovi capannoni, per 16mila metri quadrati di superficie coperta, destinati al magazzinaggio dei prodotti finiti e all'imballaggio per spedizioni navali; entrerà in funzione il progetto 'Master model' per interconnettere tutte le linee di produzione e ottenere quindi la miglior qualità alla massima velocità, con tanto di "forno intelligente" che si autoregolerà; così come il progetto 'supply chain' per sviluppare e implementare un software che gestirà l'ordine del cliente fin dall'acquisto della materia prima: tutti gli stabilimenti saranno interconnessi tra loro creando una rete di informazioni che permetterà di impostare il ciclo produttivo più efficiente utilizzando la materia prima ideale nel tempo richiesto dal cliente; per quanto riguarda la logistica integrata, verrà realizzata l'automazione dei carroponti e l'imballo automatico; prenderà il via il progetto 'icoy', un sistema di sicurezza per i lavoratori che serve a identificare la presenza di un operatore in un'area di pericolo tramite l'utilizzo di tecnologie altamente sofisticate come la "artificial intelligence" e il "deep learning", che consentono di creare soluzioni per il tema della sicurezza sul lavoro; infine, verrà creato un nuovo impianto di cogenerazione (impianto che produce energia elettrica e termica) per l'autoproduzione e l'autoconsumo di energia in sostituzione di tre generatori di vapore esistenti di vecchia generazione e contestuale riduzione di prelievo dalla rete elettrica nazionale e delle emissioni ambientali (verrà abbattuta di un terzo la CO2 immessa nell'aria)".

Foto Massimo Argnani

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