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Giro di vite sui mercatini degli hobbyisti: plaudono artigiani e commercianti

Regolamentazione dei mercatini degli hobbysti, dalle associazioni di commercianti e artigiani e tutto un plauso. Per esempio il Sindacato Ambulanti Confcommercio Ravenna esprime soddisfazione

Regolamentazione dei mercatini degli hobbysti, dalle associazioni di commercianti e artigiani e tutto un plauso. Per esempio il Sindacato Ambulanti Confcommercio Ravenna esprime soddisfazione: “Questo provvedimento – commenta il presidente Sindacato Ambulanti FIVA Confcommercio Ravenna Rodolfo D’Alesio – rappresenta un importante traguardo per la categoria, alla cui definizione la nostra Federazione regionale ha contribuito attivamente in questi anni con proposte ed emendamenti, nello spirito di portare finalmente chiarezza nella normativa regionale di settore valorizzando e tutelando gli operatori del commercio su area pubblica e la loro professionalità”.

In base alla norma approvata, per prendere parte ai mercatini gli hobbisti devono richiedere al proprio comune di residenza, previo pagamento di 200 euro, un tesserino che consente la partecipazione a dieci manifestazioni all’anno, per un massimo di due anni nell’arco del quinquennio. Esaurito questo periodo, l’hobbista, per poter esercitare l’attività, deve munirsi di autorizzazione al commercio su aree pubbliche. “La nostra Federazione – prosegue D’Alesio – ha fatto la sua parte. Ora spetta agli Enti preposti garantire un’applicazione attenta e rigorosa della norma su tutto il territorio regionale, per salvaguardare il valore dei nostri mercati e per scongiurare, in futuro, eventuali fenomeni di concorrenza sleale a discapito degli operatori ambulanti”.

E anche la CNA e la Confartigianato di Ravenna sostengono la normativa: “Più volte abbiamo segnalato a tutti i Sindaci della provincia che tali iniziative, che si svolgono di norma su aree pubbliche comunali, di fatto, spesso non sono altro che dei propri veri mercati abusivi. Sempre maggiori, infatti, sono le segnalazioni che riceviamo da parte di imprese regolari che svolgono quest’attività (con regolare posizione fiscale e contributiva) di fenomeni di abusivismo e di distorsione del mercato effettuata da finti hobbisti”.

“Fenomeni, purtroppo, in aumento grazie al proliferare di iniziative e agli scarsi controlli messi in campo dagli Enti deputati. Rileviamo, tra l’altro, che questa fattispecie di manifestazioni sono sempre più utilizzate da Pro Loco e Comitati Cittadini proprio perché - oltre a farne uno strumento di promozione – sono utilizzate come blando finanziamento alle attività. Il tutto a scapito, ovviamente, del commercio regolare e autorizzato. Abbiamo, inoltre, registrato anche il fenomeno di persone che - anche grazie a benevole interpretazioni della norma e ai pochi controlli - hanno preferito rinunciare alla propria licenza per intraprendere la strada del cosiddetto hobbismo, che consente loro di non pagare le tasse (evadendo IVA, tasse e contributi) e di continuare a guadagnare”.

“Inoltre, è facile costatare che il materiale posto in vendita non sempre proviene dallo svuotamento della propria cantina o soffitta, o da proprie produzioni personali, ma da altri soggetti. La Confartigianato e la CNA si aspettavano che la Legge Regionale si ponesse l’obiettivo di tutelare le imprese (quelle, per intenderci, iscritte alla Camera di Commercio e con Partita IVA). Prendiamo atto della nuova Legge e invitiamo gli Enti preposti al controllo a svolgere “il loro dovere” affinchè la regolamentazione dei mercatini non diventi la regolamentazione di una attività abusiva”.

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