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Economia

Mingozzi a "Città portuali" per sostenere i diritti di chi lavora in banchina

Sulla parte del decreto che ha provocato la giornata di sciopero indetta dai sindacati in tutti i porti italiani, Mingozzi sottolinea come "siano state introdotte novità positive"

Lunedi prossimo è stata convocata nella sede Anci di Roma la commissione "Città portuali", presieduta dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin, della quale è entrato a far parte Giannantonio Mingozzi, presidente di Tcr (il terminal container di Ravenna partecipato da Sapir e Contship). All'ordine del giorno l'esame del recente decreto legislativo "correttivo porti" con il quale il Governo modifica in alcune parti la riforma portuale circa il lavoro in banchina e non esclude l'ipotesi di esentare i terminalisti dal pagamento di Ici ed Imu.

Sulla parte del decreto che ha provocato la giornata di sciopero indetta dai sindacati in tutti i porti italiani, Mingozzi sottolinea come "siano state introdotte novità positive su formazione e ricollocazione del personale ma non si capisce per quale motivo i lavoratori portuali nel loro insieme non possano godere di una norma che regolamenti scivoli e prepensionamenti. In questo modo i passi in avanti, apprezzati anche dalle Autorità di sistema, rischiano di venire compromessi.”  “Aggiungo, continua Mingozzi, che questa parziale riforma dovrebbe occuparsi anche di snellire le procedure di adozione dei nuovi piani regolatori portuali per accorciare tempi e procedure. Spero infine che lunedi in sede ANCI potremo discutere anche di ICI ed IMU visto che una recente sentenza della Cassazione ha rimesso in discussione un orientamento favorevole ad esentare i terminalisti dal pagamento delle imposte".
    

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