Mutui casa, i tassi di interesse aumentano e le richieste diminuiscono anche nel ravennate
Nel secondo semestre del 2022 l’importo medio richiesto in Emilia-Romagna per un mutuo prima casa è sceso a 142.996 euro, valore in calo del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2021
Nel secondo semestre del 2022 l’importo medio richiesto in Emilia-Romagna per un mutuo prima casa è sceso a 142.996 euro, valore in calo del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il dato arriva dall’analisi congiunta realizzata da Facile.it e Mutui.it che ha evidenziato come, per far fronte all’aumento dei tassi di interesse, pur di non rinunciare alla casa gli aspiranti mutuatari emiliano-romagnoli si siano orientati su importi più contenuti. Una tendenza confermata anche dai dati preliminari relativi al 2023, che vedono la domanda media scendere ulteriormente a 139.674 euro.
Guardando alle richieste a livello provinciale emerge che l’area dove è stato rilevato l’importo medio più alto è quella di Rimini (156.027 euro), seguita da Bologna (154.725 euro). Valori inferiori alla media regionale per Ravenna (142.193 euro), seguita da Modena (141.050 euro), Parma (138.691 euro) e, staccata di un soffio, Forlì-Cesena (138.005 euro). Chiudono la classifica Piacenza (132.181 euro) e Reggio Emilia (131.889 euro).
Interessante anche notare come, per far fronte ai rincari dei tassi, sono tanti i mutuatari con un finanziamento a tasso variabile che cercano soluzioni diverse, determinando così una nuova impennata delle surroghe le quali, secondo l’analisi Facile.it, nei primi due mesi del 2023 hanno rappresentato il 16% del totale domande di finanziamento raccolte in Emilia-Romagna, valore più che raddoppiato (+114%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul fronte dei tassi, invece, si registrano condizioni meno favorevoli rispetto al passato sia per i fissi sia per i variabili e oggi, ad esempio, secondo le simulazioni effettuate dal comparatore un mutuo medio a tasso fisso può costare fino a 36mila euro in più.
"La diminuzione graduale degli importi è strettamente legato all’aumento dei tassi di interesse - spiegano gli esperti di Facile.it - In alcuni casi è l’aspirante mutuatario che prova ad alleggerire la rata mensile, in altri è la banca stessa che, per preservare il rapporto rata/reddito, è costretta a ridimensionare la richiesta. Nella situazione attuale, caratterizzata da un aumento costante dei tassi, scegliere il mutuo “giusto” può essere un’operazione più complessa rispetto al passato. Non esiste, in assoluto, una soluzione migliore o peggiore in quanto ci sono diversi fattori che incidono sulla decisione finale, come la capacità reddituale, l’età, la propensione al rischio e le caratteristiche stesse dell’immobile oggetto di mutuo; proprio per questo, affidarsi a consulenti esperti che sappiano identificare la soluzione più adatta alle esigenze dell’aspirante mutuatario".