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Nessun accordo per la Pansac. I lavoratori aspettano

Mercoledì nello stabilimento di Pansac International di Ravenna si è tenuta l'assemblea dei lavoratori con la presenza dei sindacati, per valutare quanto emerso dall'incontro convocato dalle istituzioni locali

Mercoledì nello stabilimento di Pansac International di Ravenna si è tenuta l'assemblea dei lavoratori con la presenza dei sindacati, per valutare quanto emerso dall'incontro convocato dalle istituzioni locali tenutosi martedì nei locali del Comune di Ravenna, con la presenza della Direzione Aziendale di Pansac e del potenziale acquirente di cui si è tanto parlato nei mesi scorsi e sul quale si riponevano tante speranze di salvezza da parte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.

Successivamente – comunicano i sindacati - abbiamo incontrato la Direzione di Pansac, che ci ha spiegato che le aziende si sono confrontate, hanno discusso dello scenario industriale di settore, delle potenzialità produttive del sito ma non sono arrivate ad un accordo risolutivo e al tanto sperato e vitale risultato della cessione dello stabilimento.  Chiaramente in virtù di queste notizie la delusione e la rabbia nei lavoratori è evidente, inoltre il senso di frustrazione è altissimo fra i lavoratori se consideriamo che vengono “stimolati e responsabilizzati” dall'azienda a mantenere produttivo lo stabilimento di Ravenna per non danneggiare la società e favorire un'eventuale vendita, senza peraltro aver ancora ricevuto il pagamento per intero dello stipendio di luglio e della quattordicesima mensilità”.

A tal proposito venerdì – si legge nella nota dei sindacati - la direzione aziendale incontrerà le segreterie nazionali di Filctem CGIL, Femca CISL e Uilcem Uil per ufficializzare quanto solo a parole è stato dichiarato dall'Amministratore Delegato Stefano Lupi: i pagamenti di quanto dovuto ai lavoratori sarà regolato nella prossima busta paga di settembre.  Considerata la situazione attuale nello stabilimento ravennate i lavoratori, nonostante la delusione e la sfiducia in un'azienda che continua a mantenere la volontà di chiudere lo stabilimento azzerando tutte le speranze per il loro futuro, non sono rassegnati alla chiusura dello stabilimento e continuano a mantenerlo attivo, almeno fino alla data dichiarata del  pagamento degli  stipendi arretrati oltre la quale, se non vi saranno soluzioni positive, fermeranno lo stabilimento”.
 

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