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Economia

“Non c’è grano senza semina”: anche Ravenna impegnata nella mobilitazione per la crisi del grano

Le delegazioni di Cia, Confagricoltura e Copagri provinciali hanno partecipato giovedì mattina a Bologna alla conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate le iniziative per dare un ultimatum rispetto alla campagna di semina 2017 e per fare proposte al Governo

Si apre anche nella nostra regione, con la conferenza stampa di giovedì mattina a Bologna, la fase di mobilitazione organizzata da Cia, Confagricoltura e Copagri al fine di sensibilizzare Governo, pubbliche amministrazioni locali e opinione pubblica in merito alla gravissima situazione che sta colpendo il comparto cerealicolo, in particolare il grano. Mercati al ribasso con prezzi quasi dimezzati rispetto a un anno fa, speculazione selvaggia e import in costante aumento. I produttori di grano di Cia, Confagricoltura e Copagri non ci stanno più e lanciano un aut-aut e se le quotazioni non tornano a salire, riconoscendo al frumento Made in Italy il giusto valore, faranno lo “sciopero della semina”.
 
Attualmente gli agricoltori producono grano di qualità ma in perdita (17/18 euro al quintale per il frumento duro, largamente al di sotto dei costi di produzione) e non è possibile andare avanti così. L’Italia ha una forte tradizione cerealicola, ma le speculazioni di mercato la stanno spazzando via.
 
«L’impatto sul nostro territorio, tra i primi in Italia per produzioni e superfici investite, e per le nostre aziende agricole è devastante - sottolineano i rappresentanti di Cia, Confagricoltura e Copagri della provincia di Ravenna - La speculazione ormai stringe anche le produzioni agricole ed i prezzi di mercato vengono determinati da un numero limitato di operatori, nel mondo, con pochi scrupoli sfruttando meccanismi imperscrutabili ma anche le nostre debolezze. Occorre fare tutto ciò che è possibile per salvaguardare una produzione che rappresenta una sorta di “bombola di ossigeno” per le nostre imprese, e quindi per il nostro territorio».
 
A livello provinciale Cia, Confagricoltura e Copagri al momento sono al lavoro per proporre un ordine del giorno ai Sindaci del territorio affinché venga adottato nel corso delle sedute dei prossimi consigli comunali.

Cia, Confagricoltura e Copagri della provincia di Ravenna​

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