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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Numeri in crescita per Hera: approvati i risultati del primo trimestre 2021

I principali indicatori economico-finanziari della multiutility sono in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso anno

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato mercoledì all’unanimità i risultati consolidati del primo trimestre 2021, con i principali indicatori economico-finanziari in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, "frutto di una strategia multibusiness solida, efficiente e sostenibile, e di una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale. Hanno contributo in particolare i settori energetici e l’area ambiente; in evidenza anche un ulteriore miglioramento della solidità finanziaria, con una forte riduzione dell’indebitamento finanziario netto - affermano dal Gruppo Hera - I risultati raggiunti confermano, una volta di più, la validità del modello di business del Gruppo, che bilancia attività regolamentate e a libera concorrenza, e affianca alla gestione sempre più efficiente dei servizi la ricerca di nuove opportunità di sviluppo esterno, promuovendo al tempo stesso la sostenibilità e l’innovazione come driver strategici di crescita, in linea con le policy europee e con gli obiettivi dell’Agenda Onu, e creando valore per azionisti e comunità servite".

Al 31 marzo 2021, i clienti energy sono arrivati a sfiorare i 3,4 milioni di unità, grazie anche alle azioni commerciali e al potenziamento dei servizi a valore aggiunto: dalle forniture “verdi”, alla vendita e installazione di apparecchiature a led, caldaie e termostati intelligenti, fino alle diagnosi energetiche, contratti per servizi energia, impianti e progetti di riqualificazione mirati. In questa direzione rientra anche l’acquisizione, nel settembre dello scorso anno, della società Wölmann, che opera nel settore dell’installazione di pannelli fotovoltaici e ha rappresentato la principale variazione di perimetro rispetto al primo trimestre 2020.

Ricavi per circa 2,3 miliardi (+10,5%)

Nel primo trimestre 2021, i ricavi sono stati pari a 2.271,8 milioni, in crescita del 10,5% rispetto ai 2.055,8 milioni dell’analogo periodo del 2020. A questo risultato hanno contribuito, in particolare, i settori energetici, con i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento del prezzo dell’energia elettrica, oltre al business della gestione calore e alle attività per i servizi a valore aggiunto per i clienti. In aumento anche i ricavi del teleriscaldamento e dei servizi regolati a rete, oltre a quelli dell’area ambiente, grazie alla produzione di energia e ai maggiori rifiuti trattati.

Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 362,0 milioni (+3,7%)

Il margine operativo lordo passa dai 349,2 milioni dei primi tre mesi del 2020 ai 362,0 milioni al 31 marzo 2021, registrando un incremento di 12,8 milioni (+3,7%). La crescita è da attribuire in particolare alle performance delle aree energetiche, che complessivamente crescono di 12,3 milioni principalmente grazie ai maggiori margini di vendita e intermediazione. Positivi i contributi anche dell’area ambiente e degli altri servizi, mentre il ciclo idrico registra una leggera contrazione.

Risultato operativo e utile ante-imposte in crescita

Sale anche il risultato operativo netto, pari a 223,1 milioni al 31 marzo 2021, in crescita rispetto ai 211,7 milioni dell’analogo periodo del 2020 (+5,4%). Sostanzialmente invariata la gestione finanziaria, pari a 28,8 milioni, con un incremento di oneri per la cessione dei crediti fiscali nell’ambito delle attività legate all’ecobonus, mitigato da maggiori proventi per le indennità di mora sui crediti dei clienti dei mercati di ultima istanza. L’utile prima delle imposte sale a 194,3 milioni (+6,2%).

Utile netto per gli Azionisti in aumento a 132,2 milioni (+6,3%). Grazie a un tax rate in miglioramento al 27,8%, rispetto al 28,8% del primo trimestre 2020, determinato dall’impegno del Gruppo nel sostenere investimenti per la trasformazione tecnologica, digitale e ambientale in chiave Utility 4.0, l’utile netto al 31 marzo 2021 ha raggiunto i 140,3 milioni, in aumento del 7,7% rispetto ai 130,3 milioni dello stesso periodo del 2020. Sale anche l’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, pari a 132,2 milioni, in crescita del 6,3% rispetto ai 124,4 milioni dello stesso periodo del 2020. 

Investimenti operativi in rialzo e indebitamento finanziario netto in forte miglioramento

In significativa crescita gli investimenti operativi netti, che passano dai 91,5 milioni al 31 marzo 2020 ai 112,6 milioni (+23,1%) nel primo trimestre del 2021, e hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti e infrastrutture, con investimenti nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario. Grazie in particolare al contributo positivo della gestione operativa nel trimestre, si registra un forte miglioramento anche nell’indebitamento finanziario netto, che si attesta a 3.077,6 milioni rispetto ai 3.227,0 milioni al 31 dicembre 2020, in calo di circa 150 milioni. Grazie alla doppia leva dell’aumento del MOL e della diminuzione dell’indebitamento finanziario netto, il rapporto debito netto/MOL migliora ulteriormente a 2,71x, sia rispetto all’analogo trimestre dello scorso anno (2,93x) sia rispetto al dato di fine 2020 (2,87x). Dati che confermano ancora una volta la solidità finanziaria del Gruppo, come emerge anche dalle valutazioni delle principali agenzie di rating e, in particolare, dal recente upgrade di Standard & Poor's a BBB+ con Outlook stabile.

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