rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Oil&Gas in Italia, ecco le priorità: investimenti, lavoro, sicurezza e ambiente

Workshop con Claudio Descalzi, Presidente di Assomineraria, Leonardo Senni, Capo Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, e Franco Terlizzese, Direttore Generale Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico

“Valorizzare le risorse naturali italiane rispettando la sicurezza delle persone e dell’ambiente”. È questo l’impegno di Assomineraria per rilanciare l’attività estrattiva in Italia. Lo ha ribadito Claudio Descalzi, Presidente di Assomineraria, aprendo i lavori del workshop “Oil & Gas in Italia: raggiungere gli obiettivi industriali della Strategia energetica nazionale”, nell’ambito dell’XI edizione dell’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition – OMC 2013 - in programma fino a domani, al Pala De Andrè, di Ravenna.

“Investimenti per oltre 19 miliardi di euro con capitale privato, di cui 15,6 per progetti di Esplorazione & Sviluppo e 3,6 per attività di stoccaggio gas. Risorse destinate per il 95% in beni e servizi forniti da imprese italiane e con lavoro italiano che possono generare 120mila posti di lavoro nell’intero arco di realizzazione che va dai 4 agli 8 anni”. Questi i numeri (calcolati da Nomisma Energia applicando il rapporto addetti per milione di euro investiti) che il presidente di Assomineraria Claudio Descalzi, ha indicato parlando dei progetti di esplorazione e sviluppo di idrocarburi, se l’Italia “decidesse di partire e assumersi la responsabilità di sviluppare le risorse naturali che appartengono al paese e che devono costituire uno dei pilastri del suo benessere”.

Descalzi ha ricordato “i 6 miliardi tra gettito fiscale e royalty che lo Stato ha perso negli ultimi anni a causa delle mancate autorizzazioni, senza parlare del risparmio sulla bolletta energetica che ne sarebbe derivato”. Il presidente di Assomineraria, pur apprezzando l’impegno del governo nella realizzazione della Sen, ha ricordato che l’Italia “dopo l’incidente di Macondo è stato l’unico Paese al mondo che ha bloccato la valorizzazione delle proprie risorse con l’incomprensibile limite delle 12 miglia tanto più assurdo considerando che tutto intorno il nostro mare fiorisce l'attività offshore, dalla Croazia all'Albania, la Grecia, Malta, Egitto Libia, Tunisia, Algeria, in alcuni casi a poche miglia dalle nostre coste”.

Ma una delle priorità per il settore oil & gas è “mostrare quanto sia sostenibile la nostra attività”, ha ribadito Descalzi puntualizzando che “è assolutamente necessario l'impegno dell'intera filiera nel diffondere la consapevolezza dei reali livelli di sicurezza e di rischio ambientale di questa industria”. In tal senso, il presidente di Assomineraria, citando dati Inail, ha sottolineato che “il settore oil and gas in Italia è quasi dieci volte più sicuro della media dell’industria italiana”. Quanto all’ambiente, occorre sfatare i falsi miti. “L’inquinamento da attività petrolifera upstream è inferiore allo 0,1% a fronte del 60% dell’inquinamento derivante da scarichi civili e industriali e del 40% da traffico navale”.

“Abbiamo pertanto - ha concluso Descalzi - tantissime potenzialità e capacità finanziarie, il rischio è che i nostri investimenti e le nostre tecnologie si spostino all’estero dove gli altri Paesi fanno a gara per incrementare le proprie risorse energetiche”. E guardando al passato ha ricordato il boom industriale dell’Italia degli anni Cinquanta–Sessanta, “avvenuto grazie al gas”. Nonostante questo, ancora oggi “dobbiamo convincere la gente che il gas è una fonte sicura e pulita che viene sfruttata in tutte le parti del mondo”. Investimenti, occupazione, lavoro, ma soprattutto sostenibilità e trasparenza nei confronti degli stakeholder e dei territori: sono i capisaldi di un’Italia che vuole ripartire dal settore energetico proprio attraverso la SEN (Strategia Energetica Nazionale) sulla quale si sono soffermati Leonardo Senni, Capo Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, e Franco Terlizzese, Direttore Generale Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico.

Ottimista il messaggio di Leonardo Senni, capo dipartimento Energia al Mise. “Con il processo di consultazione sulla Sen abbiamo incontrato oltre 100 tra gruppi, associazioni, enti locali e le voci contrarie sono state poche. Noi ci crediamo e pensiamo che il raddoppio della produzione di idrocarburi non sarà facile ma è fattibile sempre nel rispetto dei più alti livelli di sicurezza e di tutela dell’ambiente in linea con la nuova normativa europea in corso di definizione”. Secondo Senni “è necessario creare consenso. Questo va costruito spiegando ai territori interessati i benefici per l’economia e l’occupazione”. Il capo dipartimento Energia ha evidenziato “l’importanza del gas per l’Italia sia come paese consumatore, sia per l’E&P. La sua centralità nella Sen ne è la prova”.

Due gli obiettivi della Strategia: prezzi competitivi e sicurezza degli approvvigionamenti. “Li stiamo raggiungendo visto che negli ultimi mesi il prezzo del gas in Italia è tra i più bassi tra i paesi europei”. Senni ha infine accennato anche alla “necessità di una maggiore azione di comunicazione e di trasparenza”. In particolare, il Capo dipartimento Energia del Mise ha ricordato il decreto legge 1/2012 che prevede di riversare direttamente sui territori interessati da attività di ricerca ed estrazione una parte del gettito erariale aggiuntivo che deriverà dalla realizzazione di nuovi progetti.

Anche il direttore generale del ministero dello Sviluppo economico per le risorse minerarie ed energetiche Franco Terlizzese sottolineando l’intenso lavoro del Governo ha ribadito l’importante ruolo che ha avuto l’Italia nella stesura della Direttiva europea sull’offshore e nel cercare di massimizzare ed ottimizzare la produzione attuale. Infine, Terlizzese ha evidenziato come “quello della comunicazione sia il tema centrale. Non solo quella verso l’esterno, ma anche quella interna attraverso un momento di riflessione tra le forze produttive sul territorio che dovrebbe essere ampliato il più possibile per potersi presentare in maniera compatta e senza divisioni interne”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Oil&Gas in Italia, ecco le priorità: investimenti, lavoro, sicurezza e ambiente

RavennaToday è in caricamento