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Economia

Ordinanza balneare, la Coop. Spiagge la promuove ma chiede serate di spettacolo in deroga

E sulla possibilità di apertura annuale i bagnini chiedono che sia "subordinata a una verifica della qualità dei servizi offerti".

Chiedono di tornare alle 8 serarte in deroga e la chiusura dell’accesso alla spiaggia dalla 2 alle 5, per non avere problemi di ordine pubblico.

Tutto sommato, però, la bozza di ordinanza sull’orario di apertura degli stabilimenti balneari e sulla disciplina di pubblico spettacolo proposta dall’amministrazione de Pascale è stata promossa dalla Cooperativa Spiagge Ravenna.

“Apprezziamo la volontà della Giunta comunale di incentivare il turismo balneare – esordisce il presidente Maurizio Rustignoli -. Condividiamo lo spirito che ha guidato l'amministrazione comunale nella stesura delle stesse, soprattutto nelle parti che introducono finalmente possibilità di programmazione nel medio periodo, semplificazioni amministrative e chiarezza interpretativa.

In un'ottica di chiarezza e semplificazione sarebbe utile che anche nelle serate del venerdì e del sabato fosse prevista la possibilità di effettuare pubblico spettacolo fino alle ore 1, anche in considerazione del fatto che, rispetto alla scorsa stagione, non ci sono più le cinque serate festive e prefestive in deroga di apertura fino all'una e tre serate di deroga di apertura fino alle 3 (diventerebbero 5 in luogo delle 8 del 2016).

Giova ricordare che l'apertura all'una da lunedì a giovedì e nelle serate in deroga, introdotta ormai da qualche anno, a dispetto degli iniziali timori, ha indubbiamente generato nelle località balneari una maggiore frequentazione e, cosa non secondaria, un forte apprezzamento da parte dei turisti.

“Passando alla questione dell'apertura 24 ore su 24 riteniamo che, al fine di evitare rischi di complicazioni nella gestione e nel controllo dell'ordine pubblico, sarebbe opportuno reintrodurre la regola già prevista a livello regionale di divieto all'accesso in spiaggia dalle ore 2 alle ore 5. Questo eviterebbe che passi un concetto di totale deregulation che non esiste nel testo ma che alcune letture superficiali potrebbero indurre a pensare.

Sulla proposta dell'amministrazione comunale relativa alla durata annuale dell'apertura degli stabilimenti, valutiamo che andrebbe precisato come non debba essere indiscriminata, ma legata ad una verifica della qualità dei servizi offerti, che non può evidentemente prescindere da una sostanziale parificazione alle altre attività economiche, in particolare degli oneri conseguenti in capo alle strutture balneari che intendano sviluppare questa opportunità, a partire dal rispetto delle normative igienico sanitarie e urbanistico edilizie.

Positivo è il mantenimento della possibilità di destagionalizzare, attraverso un calendario di eventi, l'apertura oltre la stagione balneare con il vincolo della chiusura alle 19.

Un'ultima considerazione lo merita il tema del rispetto delle regole e dei controlli. Ben vengano le previste possibilità di intervento “chirurgico” su chi sbaglia. L'idea di inasprire le sanzioni per chi non rispetta la normativa ci vedono pienamente d'accordo, così come la dichiarata possibilità di intervento sui casi specifici; in questo modo eviteremo di colpevolizzare indiscriminatamente la categoria e andremo nello specifico a colpire chi infrange le regole.

In questo contesto chiediamo che l'obbligo di dotazione di impianti di rilevazione dei livelli sonori venga previsto inizialmente per le strutture autorizzate al pubblico spettacolo, con la possibilità di estendere la dotazione ad altre attività, non solo stabilimenti balneari, che dovessero non rispettare i limiti previsti dalle valutazioni di impatto acustico.

La Cooperativa Spiagge Ravenna conferma la propria disponibilità a contribuire fattivamente ad un progetto di ulteriore sviluppo delle località balneari, che coinvolga tutti gli attori in campo, dalle istituzioni alle associazioni di categoria, e che deve passare da opere di riqualificazione delle zone che necessitano di interventi,  ma anche dalla sollecitazione ad investimenti privati nelle strutture per raggiungere una sempre più qualificata offerta di servizi".

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