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Il palazzo blu di Cna diventa 'green': impatto zero

L'intervento presso il fabbricato della sede provinciale della CNA di Ravenna è stato studiato per ottenere al contempo un consistente risparmio energetico e una forte riduzione delle emissioni in atmosfera

“L’intervento presso il fabbricato della sede provinciale della CNA di Ravenna è stato studiato per ottenere al contempo un consistente risparmio energetico e una forte riduzione delle emissioni in atmosfera, oltre a ritorni economici importanti in tempi brevi: un investimento di circa 510mila euro che sarà recuperato in circa sei/sette anni”. E’ questa la sintesi dell’intervento del presidente provinciale della CNA, Mauro Cassani.

“Le Istituzioni, tuttavia – ha proseguito Cassani – Regione e Provincia in primis, devono assolutamente snellire i tempi per l’ottenimento dei permessi ed eliminare tutte le difficoltà burocratiche legate alla geotermia. Occorre senza dubbio un salto culturale da parte degli Enti pubblici preposti”.  Dal canto suo, il direttore della CNA, Natalino Gigante ha sottolineato il beneficio che le imprese traggono dalla realizzazione di questi impianti sia a livello formativo che di crescita tecnologica auspicando poi che l’esempio concreto della CNA venga seguito anche per la trasformazione degli impianti di edifici sia pubblici che privati.

“Sfruttando le migliori tecnologie presenti sul mercato – ha continuato l’ing. Paolo Contessi della Nova Engineering srl, l’azienda che ha eseguito l’opera - e avvalendosi di uno studio mirato e personalizzato dei consumi e delle esigenze dell’attività, è stato installato, in parallelo agli impianti esistenti, un impianto di produzione combinata di energia le cui componenti fondamentali sono:  un cogeneratore con produzione elettrica 46 kW e produzione termica 70 kW;  una pompa di calore ad assorbimento con sonde geotermiche in grado di fornire fino a 400 kW termici e 163 kW in refrigerazione;  un sistema per il controllo e la gestione dei fluidi di acqua calda, dell’acqua refrigerata e dell’acqua dell’impianto di captazione geotermica;
un sistema di captazione geotermica.

La centrale tecnologica è in grado di produrre acqua calda ad alta temperatura per il funzionamento del circuito primario della Pompa di Calore, mediante la quale verrà prodotta acqua calda a bassa temperatura (+38°/+48°C) per il riscaldamento della struttura, e acqua refrigerata (+7°C) per il condizionamento estivo.  La pompa di calore ad assorbimento sfrutta la geotermia, necessita quindi di un adeguato impianto geotermico per funzionare correttamente. Di conseguenza, nei pressi della centrale tecnologica, è stato realizzato un impianto di captazione geotermica composto da pozzi a falda.  L’acqua di falda è prelevata dai pozzi di presa per mezzo di elettropompe sommerse e inviate nello scambiatore di calore a piastre, ubicato all’interno del sistema automatico di termoregolazione e controllo. In seguito al passaggio nello scambiatore l’acqua viene re-immessa nella falda per mezzo di pozzi di re-immissione. L’acqua  non subirà alcun trattamento specifico se non quello di filtrazione e di restituzione a una temperatura superiore o inferiore a quella di prelievo, con ΔT max di 4°C in funzione della stagione in atto.  L’impianto sfrutterà il contenuto termico dell’acqua di falda come fonte di energia rinnovabile.  Contestualmente alla produzione di energia termica e frigorifera, il Sistema  genera elettricità che è ceduta in rete con modalità di ritiro dedicato e contribuisce significativamente all’abbattimento dei costi di gestione. La riduzione dei costi di gestione viene anche dal gas metano utilizzato dal sistema;  infatti, per questo genere d’impianto, si accede al beneficio del rimborso delle accise del gas.

Al Sistema è collegato con un impianto composto di 18 pannelli solari termici che, grazie all’energia assorbita dal sole, contribuiscono a soddisfare parte del fabbisogno di energia termica dell’edificio, annullando completamente il consumo di energia spesa per il riscaldamento dell’acqua sanitaria del complesso.  Gli impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti sono stati in gran parte mantenuti perché saranno utilizzati in integrazione del Sistema nei periodi di massima richiesta energetica.  “L’intervento eseguito – ha concluso l’ing. Contessi - oltre a consentire un risparmio energetico ed economico, contribuirà a ridurre le immissioni di CO2 in ambiente grazie al funzionamento del cogeneratore che, producendo calore, restituisce energia elettrica che verra’ consumata all’interno del fabbricato”.

Al Sistema è stato abbinato un impianto fotovoltaico della potenza complessiva di 16 Kw elettrici il quale gode del contratto di scambio sul posto e degli incentivi del conto energia, aggiungendo quindi ulteriori risparmi ai consumi complessivi prima esistenti nel fabbricato.

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