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Economia

Paolo De Castro incontra gli agricoltori al porto per parlare di export alimentare

De Castro ha detto che "l’export agroalimentare Made in Italy ha superato quest’anno 41 miliardi di euro, un dato che conferma come il nostro sistema agroalimentare sia sempre più capace di conquistare quote di mercati internazionali"

Paolo De Castro, primo vice presidente della Commissione Agricoltura di Bruxelles e parlamentare europeo, lunedì ha visitato Tcr (il terminal container partecipato da Sapir e Contship) accompagnato dal Consigliere Regionale Gianni Bessi. A ricevere gli ospiti il presidente di Tcr Giannantonio Mingozzi e il presidente di Sapir Riccardo Sabadini. La visita è stata anche l’occasione per incontrare alcuni operatori del settore agroalimentare e rappresentanti di Consorzi interessati all’ortofrutta ed al settore dei prodotti refrigerati e congelati.

Mingozzi, aprendo l’incontro, ha sottolineato come Tcr sia un grande terminal container capace di offrire servizi sempre più efficienti, con un’accresciuta connettività intermodale grazie ai collegamenti ferroviari sul terminal di Melzo operati da Hannibal (Gruppo Contship), che si aggiungono a quelli esistenti su Dinazzano. “Siamo in posizione da sempre strategica per i collegamenti marittimi con i paesi del Mediterraneo orientale: con l’Egitto e Cipro le compagnie di navigazione che scalano il nostro terminal offrono un transit time di soli tre giorni con tre partenze settimanali, mentre con Israele i collegamenti settimanali sono quattro così come quattro sono i giorni di transit time. Non dimentichiamo poi anche i collegamenti con la Turchia, tre volte la settimana che completano un network molto interessante per l’importazione/esportazione di prodotti ortofrutticoli. Mi fa piacere infine - ha concluso Mingozzi - ricordare che vi è una rinnovata fiducia verso il nostro terminal da parte delle Compagnie di navigazione che storicamente toccano il porto di Ravenna, alle quali se ne sono aggiunte di nuove, contribuendo a valorizzare il Mare Adriatico come via di collegamento tra Mediterraneo ed Europa; dal Tcr transitano poi anche frutti tropicali ed altri prodotti in contro stagione provenienti dai Paesi del Sud America quali Argentina, Cile, Ecuador e Colombia via Malta e Gioia Tauro, con tempi di transito concorrenziali con gli stessi porti del Tirreno".

Il presidente Riccardo Sabadini ha ricordato come l’impegno di Sapir per il porto di Ravenna sia rivolto in particolare al sistema della Logistica e sia di grande sostegno ai progetti di adeguamento dei fondali e di sviluppo delle relazioni internazionali, mentre Milena Fico, direttore generale di Tcr, ringraziando a sua volta De Castro ha sottolineato come Tcr sia l’impresa del porto di Ravenna specializzata nella movimentazione della merce in contenitori che, negli ultimi tre anni, ha investito 27 milioni di euro per l’acquisto di nuove gru Liebherr, macchinari dotati di tecnologie ecosostenibili e all’avanguardia per la sicurezza dei lavoratori, e oggi siamo in grado di esprimere efficienza e servizi innovativi anche nel settore del fresco e dei container reefer.

A conclusione dell’incontro Paolo De Castro ha detto che "l’export agroalimentare Made in Italy ha superato quest’anno 41 miliardi di euro, un dato positivo che conferma come il nostro sistema agroalimentare sia sempre più capace di conquistare quote di mercati internazionali. La crescente richiesta dei nostri prodotti di qualità in UE e fuori dai confini europei impone di continuare a lavorare per migliorare per rafforzare l’export per i nostri agricoltori e le aziende agroalimentari della Food Valley. Il porto di Ravenna è al centro di questa sfida. Si situa in una delle Regioni tra le le più dinamiche d'Italia, l'Emilia Romagna. L’inclusione poi di Ravenna nel sistema della grande viabilità e il collegamento con le principali reti di trasporto ne fanno un nodo accessibile dai principali mercati italiani ed europei e per questo è stato inserito dall'Unione europea nel nuovo regolamento per le reti transeuropee. Ora si tratta di raccogliere le opportunità che un trasporto marittimo in continua crescita offre. Per farlo, le parole d'ordine sono efficienza e competitività. Questo necessita di far leva sull'importanza della logistica, delle sinergie e non ultimo, sul lavoro di squadra nell'interesse comune. L'Italia ha bisogno dello scalo commerciale del Porto di Ravenna per raggiungere l'obiettivo dei 50 miliardi di export agroalimentare nel 2020".

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