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Porto, interviene la Cgil: "Serve un patto di sistema. Il rilancio non è rinviabile"

"E' sotto gli occhi di tutti quanto è avvenuto negli ultimi anni - afferma la Cgil -. Abbiamo assistito a veti incrociati e azioni di ostruzionismo tra i vari attori del porto che hanno portato alla paralisi dei possibili progetti di sviluppo"

La Filt Cgil della provincia di Ravenna ritiene" necessario e non più rinviabile un serio rilancio del sistema portuale ravennate". Afferma il sindacato in una nota: "E’ sotto gli occhi di tutti quanto è avvenuto negli ultimi anni. Abbiamo assistito a veti incrociati e azioni di ostruzionismo tra i vari attori del porto (Comune di Ravenna, Confindustria, Autorità Portuale) che hanno portato alla paralisi dei possibili progetti di sviluppo. La conseguenza è stata che molte opportunità, che si sarebbero potute sfruttare, sono state perse e forse non si ripresenteranno più. Nel contempo in Europa e nel Mediterraneo (Africa del Nord) altri sistemi sono cresciuti, si sono sviluppati e hanno occupato quote importanti del mercato".

"PIATTAFORMA INDUSTRIALE" - "Ora serve una piattaforma politica industriale ampia, in grado di individuare le priorità e misurare sulle stesse tutte le parti in causa - afferma il sindacato -. Il punto di vista del lavoro, in tutte le sue declinazioni, è centrale per un processo di queste dimensioni. Nello scorso settembre è entrata in vigore la revisione legislativa del sistema portuale italiano e ora, nel nuovo contesto, è necessario innestare gli obiettivi per il nostro territorio. La definizione di una piattaforma politica può rappresentare una grande opportunità, traducendosi in un volano per lo sviluppo dell’intero territorio provinciale. E’ un’opportunità per ottenere un riassetto logistico/viario (ferrovie, strade etc) per la qualità della vita dell’insieme dei cittadini".

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