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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Nuove procedure doganali: il Porto di Ravenna al centro della sperimentazione europea

Il Progetto si iscrive nel Piano di Sviluppo del Porto di Ravenna ed ha l’obiettivo di realizzare uno studio, orientato al mercato, sugli effetti derivanti dall’integrazione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) della piattaforma telematica del Porto (Port Community System), con i nodi logistici terrestri ed i corridoi TEN-T, all’interno delle reti di trasporto transeuropee

Il Porto di Ravenna al centro della sperimentazione europea delle nuove procedure doganali. Il Progetto europeo di interesse comune “Port of Ravenna Fast Corridor”, che vede impegnati l’Autorità Portuale del capoluogo bizantino come coordinatore, e i partners (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, UirNet Spa, Terminal Container Ravenna Spa, HUB Telematica Scarl e Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna) prevede la sperimentazione di nuovi servizi e procedure doganali per la comunità portuale e per tutti gli operatori della catena logistica che collega lo scalo ravennate ai terminal terrestri, ed è finanziato al 50% (per un valore di circa 900.000 Euro) dall’Agenzia Europea per l’Innovazione e le Reti (Inea).

Il Progetto si iscrive nel Piano di Sviluppo del Porto di Ravenna ed ha l’obiettivo di realizzare uno studio, orientato al mercato, sugli effetti derivanti dall’integrazione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) della piattaforma telematica del Porto (Port Community System), con i nodi logistici terrestri ed i corridoi TEN-T, all’interno delle reti di trasporto transeuropee. Per Ravenna è stata l'occasione per integrare un progetto così tecnologicamente innovativo con la sperimentazione unica in Europa delle nuove procedure doganali semplificate come quella del Fast Corridor, in collaborazione con esperti dei porti di Anversa, Rotterdam e Valencia. Ravenna così contribuisce al miglior esito delle nuove procedure doganali con le quali l'Unione europea vuole conciliare efficienza tributaria/doganale e rapidità degli scambi internazionali.

Nell’ambito del progetto i cui risultati saranno presentati a Ravenna nel prossimo dicembre è stata prevista una vera e propria attività di formazione avente ad oggetto i servizi e le procedure doganali così sperimentate. Attività che, si rivolge a tutta la Comunità portuale nel suo complesso (Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Sanità Marittima, Terminalisti, Spedizionieri, Agenti marittimi, Imprese, Associazioni di categoria) L’attenzione alla formazione in questo settore nasce dall’incontro tra Autorità Portuale e Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna, da cui è scaturita la scelta strategica di dedicare una quota del finanziamento alle attività in questione.

La formazione che viene prospettata costituisce quindi un momento centrale nell’ambito del progetto, tanto per il suo sviluppo e la sua realizzazione quanto per gli elementi di originalità che questo presenta. È il primo corso di formazione su Ravenna così articolato e soprattutto aperto a tutta la Comunità portuale. Le attività di formazione saranno articolate in 9 seminari, sui temi del Fast Corridor e della normativa doganale, tenuti da esperti del settore: professori universitari, funzionari della Commissione europea, funzionari dell’Agenzia delle Dogane e consulenti di impresa.

Il primo seminario tenutosi presso l’Autorità Portuale di Ravenna – sala conferenze il 26 giugno ha trovato un ampia partecipazione da parte di tutta la Comunità Portuale. I seminari riprenderanno il 15 settembre 2015, proprio con il tema dei corridoi controllati doganali.Le attività di formazione si chiuderanno in dicembre, occasione nella quale verranno presentate le linee guida del rapporto elaborato dalla Scuola Europea di Alti Studi Tributari in merito alla procedura doganale sperimentata. Sarà un evento importante che auspichiamo trovi la più ampia partecipazione dei soggetti interessati ed anche di quelli istituzionali.
 

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