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Economia

Provvedimento 'blocca trivelle', de Pascale scrive a Salvini: "Migliaia di persone perderanno il lavoro"

Il sindaco: "Prima di mettere in atto qualsiasi provvedimento, il Governo incontri il mondo dell'offshore, per comprendere che è possibile perseguire una strategia che tenga insieme sviluppo e tutela dell'ambiente"

"A nome di tutto il comparto economico dell’offshore, lavoratori e imprese che insieme a me hanno sottoscritto un appello pubblico, chiedo al vicepremier Matteo Salvini, anche in qualità di segretario della Lega, di fermare l’approvazione di un provvedimento demagogico che metterà in crisi uno dei settori economici più importanti del nostro Paese". Così il sindaco Michele de Pascale commenta il provvedimento "blocca trivelle", proposta di emendamento al DL "Semplificazioni" che riguarda il settore upstream e prevede, in particolare, la moratoria fino a tre anni dei permessi di prospezione e ricerca di giacimenti già rilasciati e dei nuovi permessi, l’elevamento considerevole dei canoni concessori a carico delle compagnie e la soppressione del riconoscimento dell’upstream come "attività di pubblica utilità".

"Il gas naturale è la fonte fossile meno inquinante e proprio per questo è essenziale per accompagnarci nell'urgente transizione verso le energie rinnovabili - continua de Pascale - L'emendamento proposto non va in questa direzione, ma comporterà la perdita di migliaia di posti di lavoro, mettendo in difficoltà altrettante famiglie, aumenterà i costi dell'energia e costringerà l’Italia a dipendere esclusivamente da fonti importate per l’approvvigionamento di energia, negandole un futuro di maggiore sicurezza e costringendola all’asservimento alle multinazionali. Genererà, inoltre, ulteriore sfiducia verso il nostro paese da parte degli investitori esponendo lo Stato a dei pesanti contenziosi arbitrali a livello internazionale con pesanti richieste risarcitorie. Chiedo inoltre che, prima di mettere in atto qualsiasi provvedimento, il Governo incontri il mondo dell'offshore, per comprendere a fondo che è possibile perseguire una strategia che tenga insieme sviluppo e tutela dell'ambiente. Il Ministro Salvini recentemente si è detto favorevole alle estrazioni di gas naturale, purché lontane dalle coste: è una posizione, per quanto da approfondire, di assoluto buon senso, peraltro coerente con quanto sostenuto in questi anni e in questi giorni anche dalla Lega Nord Romagna. Chiedo al Ministro, senza nessuna intenzione polemica, di far prevalere appunto il buon senso, fermare questo provvedimento e di venire a Ravenna per incontrare lavoratori, imprese e istituzioni locali".

La replica della Lega

"Ribadisco quanto già detto settimana scorsa: la Lega non darà il via libera a nessuna norma che fermi la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti di gas in mare: l’emendamento proposto dai grillini sul DL "Semplificazioni" sarà modificato durante l’esame nell'aula del Senato, o al peggio durante la seconda lettura alla Camera". E' quanto afferma Gianluca Pini, Presidente Nazionale della Lega romagnola, mercoledì mattina a Roma per un confronto sul tema con il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti.

"La nostra posizione non è cambiata, siamo a favore dello sviluppo del settore Oil & Gas e l’emendamento uscito dalla commissione del Senato sarà modificato al più presto. Ho apprezzato - ha concluso Pini - l’onestà intellettuale del sindaco De Pascale nel riconoscere alla Lega una sua autonomia e una reale coerenza sul tema. Non a caso siamo in contatto costante per proporre una soluzione di buon senso che scongiuri ulteriori preoccupazioni per un settore verso il quale tutta la politica ravennate, quella seria, pone la massima attenzione e difesa".

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